Incomprensibile

“No al trasferimento del comandante Cotugno dalla Maddalena”: i negozianti dei vicoli scrivono al Prefetto

Un provvedimento dell'Arma ne ha disposto il trasferimento a Sampierdarena dal 1 maggio, nonostante lui avesse chiesto di rimanere nei vicoli dove lavora da 17 anni

Generico aprile 2023

Genova. I commercianti del centro storico chiedono che venga annullato il trasferimento disposto dall’arma dei carabinieri del comandante della stazione della Maddalena Giuseppe Cotugno, disposto a partire dal prossimo 1 maggio. E lo fanno con una lettera che inviata dal Civ Ripa Maris presieduto da Giovanni Steri al prefetto Renato Franceschelli.

“Negli anni trascorsi – scrivono i commercianti – tutte le associazioni e comitati presenti sul territorio di competenza, ma anche i residenti e i titolari degli esercizi commerciali hanno avuto modo di apprezzane l’attaccamento ai compiti istituzionali e l’impegno nell’espletarli”.

“Il nostro centro storico presenta gravi problemi di convivenza con il malaffare in esso pervicacemente radicato nonostante l’impegno quotidianamente profuso dalle autorità e dalle forze dell’ordine – prosegue il Civ – E’ perché questo impegno possa essere perseguito ancora con lo stesso vigore rivolgiamo rispettosa richiesta per il mantenimento del comandante Giuseppe Cotugno nel servizio presso la Stazione di Maddalena”

Lo stesso Cotugno aveva chiesto di poter rimanere nei vicoli che conosce come le sue tasche e dove in questi 17 anni di lavoro sul territorio (è al comando della stazione dal 2006) si è conquistato il rispetto e la fiducia di tutti. Cotugno è stato trasferito a Sampierdarena: ufficialmente non commenta ma tutti quelli che lo conoscono sanno che questo provvedimento lo considera incomprensibile e forse anche un po’ ingiusto.

Con Cotugno la stazione della Maddalena che opera in una delle zone più difficili del centro storico ha cercato di contrastare spaccio e microcriminalità con ottimi risultati, ma soprattutto ha messo su una vera e propria ‘arma di prossimità’ che ora rischia di perdersi.

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