Battaglia

Modifiche al Puc, Uniti per la Cosituzione solleva pregiudizialità: “Viola la legge regionale”

L'attacco di Matti Crucioli:"Si vogliono far decadere i vincoli per mantenere le destinazioni d'uso"

cava molassana crucioli

Genova. “Questo pomeriggio, durante la seduta odierna del Consiglio Comunale, il gruppo Uniti per la Costituzione solleverà la questione di pregiudizialità rispetto alla deliberazione n.2023-DL-75 del 15/3/2023 inerente le importanti modifiche al PUC che la Giunta vuole mettere ai voti: a nostro avviso, infatti, tale deliberazione è in violazione della legge regionale, in quanto prevede erroneamente di applicare la procedura semplificata prevista dall’articolo 43 della l.r. 36/1997 e non è corredata dal Rapporto Preliminare per la Verifica di assoggettabilità alla VAS che deve contenere i dati necessari alla verifica degli impatti significativi sull’ambiente connessi alle modifiche proposte”.

Ad annunciarlo in una nota stampa Mattia Crucioli, consigliere comunale di Uniti per la Costituzione, in previsione dei lavori del Consiglio comunale che oggi affronterà il tema in aula, dopo un unico passaggio in commissione la scorsa settimana.

“Chiederemo quindi di non ammettere la deliberazione al voto e di considerare decaduto l’argomento in oggetto. In caso questa richiesta fosse respinta, presenteremo in seconda istanza una richiesta di sospensiva della votazione, chiedendo di rinviare ad altra data la discussione e la votazione. Considerando che la deliberazione è stata portata a conoscenza dei Consiglieri Comunali soltanto pochi giorni fa, durante la Commissione del 13 aprile, ci pare che la calendarizzazione del voto eccessivamente ravvicinata sia segnale di una volontà di impedire un’adeguata e approfondita disamina, a nostro avviso fondamentale data la portata e la complessità delle modifiche che la Giunta vorrebbe apportare al PUC”.

“In particolare – sottolinea Crucioli – già durante la Commissione, abbiamo espresso perplessità riguardo l’eccessivo aumento di discrezionalità che verrebbe concessa agli uffici comunali nel vagliare i progetti e contestato diversi aspetti puntuali, come ad esempio demolizioni e superfici da ricostruire, per le quali si vorrebbe far decadere i vincoli che impongono di mantenere la stessa destinazione d’uso, aprendo quindi la possibilità di demolire capannoni artigianali per ampliare, ad esempio, appartamenti”.

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