Genova. Gremita la basilica di Santa Maria Assunta in Carignano per l’ultimo saluto a Paolo Odone, storico presidente della Camera di commercio di Genova e presidente dell’Aeroporto. Il feretro è stato avvolto nella bandiera con la croce di San Giorgio, tributo a un uomo “che amava Genova come pochi altri“, qualità che gli hanno riconosciuto le tante personalità intervenute.
Tantissimi i volti noti presenti alle esequie. Per le istituzioni il sindaco Marco Bucci, il presidente ligure Giovanni Toti, il viceministro Edoardo Rixi, e poi parlamentari, consiglieri, assessori ed ex assessori, figure di spicco di ogni colore politico. C’è il presidente nazionale di Confcommercio Carlo Sangalli, con cui Odone era legato per lavoro e per amicizia. Poi gli attuali vertici della Camera di commercio, dal presidente Luigi Attanasio al segretario generale Maurizio Caviglia, quindi Alessandro Cavo che lo ha affiancato alla presidenza di Ascom, il direttore generale dell’Aeroporto Piero Righi. E molti altri esponenti del mondo economico, imprenditoriale e sindacale della città e della regione.
“L’ho conosciuto già quando ero a Liguria Digitale – racconta il sindaco Bucci -. Con lui abbiamo parlato molto e quando non eravamo d’accordo insistevamo per dialogare. Tutti e due volevamo Genova grande e internazionale e questo era l’importante. Ci dispiace molto che non ci sia più, è una grossa perdita per la città di Genova. Abbiamo lavorato assieme sul porto, sulle infrastrutture, sulla metropolitana di superficie, l’ultimo progetto su cui stavamo lavorando era il trenino per collegare direttamente il Waterfront al Ponte Monumentale”. Intitolargli una via? “Dovremmo aspettare dieci anni, ma ci lavoriamo”.
“È stato un amico vero e sincero, abbiamo iniziato insieme ed è sempre stato al mio fianco. Ho perso un collaboratore intelligente che amava la sua città, la sua associazione. Una perdita pesante, però continueremo sulla strada che lui aveva tracciato. Era carico di entusiasmo e di futuro, un personaggio importante che sapeva costruire i ponti sia dal punto di vista materiale che morale”, lo ricorda commosso Sangalli.
“Abbiamo tutti idee e progetti, ma la passione e la determinazione sono quelle che fanno la differenza. Io ero con lui quando era in discussione il Terzo Valico, oggi sappiamo che è una certezza: questo è il progetto più importante per cui ha lavorato nella sua vita. Ma era una persona eclettica che ha spaziato in tantissime materie”, sottolinea Maurizio Caviglia, segretario della Camera di commercio.
“Nell’ultima giunta dieci giorni fa Odone ricordava a tutti noi l’impegno per la salvaguardia del nostro archivio di Stato. Questo dà un tratto significativo di chi era: un patriota genovese. Aveva il desiderio di riportare Genova a un’aura che aveva purtroppo perso”, ricorda l’attuale presidente della Camera di commercio, Luigi Attanasio.
“Gli volevamo bene in tanti, gli eravamo tutti molto affezionati. Negli ultimi anni aveva trovato un vigore eccezionale, ancora più di prima. E amava la città come pochi e si è battuto tanto nell’interesse di tutti”, prosegue il presidente di Confindustria Liguria, Giovanni Mondini.