Genova. “Le classifiche comparse in questi giorni sulla stampa vedono Genova alla testa di un triste primato, quello della città con l’inflazione più alta d’Italia. Con un +9,8%, che comporta un aumento della spesa annua per ogni famiglia media di circa 2.140 euro, la nostra città si colloca al quarto posto nella classifica delle città più care del Paese. Questi dati, letti insieme a quelli che da anni riportano le associazioni che lavorano con le fasce più deboli sul nostro territorio, suscitano grande preoccupazione e dovrebbero spingere chi amministra la città a sviluppare strategie specifiche di contrasto alla povertà”.
Lo scrive in una nota stampa il Partito Democratico di Genova: “La situazione attuale, data dal sovrapporsi delle crisi che si sono susseguite negli anni e dalla mancanza di interventi efficaci per arginare le difficoltà, è infatti quella di una crescita costante della povertà e di un drammatico aumento del divario fra i più ricchi e i più poveri. Il blocco dell’ascensore sociale, poi, fa sì che la condizione di bisogno sia sempre più spesso ereditaria e si manifesti con frequenza crescente fra le fasce più giovani della popolazione”.
“Ci chiediamo, di fronte a questo quadro, quale sia il piano che la Giunta Bucci intende mettere in atto per sostenere la parte più vulnerabile della nostra comunità – continua la nota – Ad ogni tornata elettorale vengono promesse decine di migliaia di nuovi posti di lavoro (salvo poi offrire posizioni non pagate nei musei locali e sfruttare gli studenti in alternanza scuola lavoro per servire la focaccia agli eventi del Comune), ma al di là delle facili promesse mai mantenute, non si ravvisa nelle azioni di chi amministra alcun reale progetto per affrontare l’emergenza”.
“L’impressione, che trova conferma mese dopo mese, è che il Sindaco non sia interessato a questo tema perché rappresentante, di fatto, degli interessi di un altro tipo di elettorato – conclude la nota stampa – “La Genova meravigliosa di Bucci è sempre di più la Genova delle residenze di lusso al Waterfront, dei supermercati che si moltiplicano offrendo lavori precari e garantendo il profitto di pochi, degli eventi spettacolari per nascondere la mancanza di visione politica. Purtroppo, non basterà la focaccia più lunga del mondo per garantire un pasto a chi rischia di non poterselo più permettere.