Guardia di finanza

Imprenditore edile ‘nasconde’ 670mila euro: arrestato per bancarotta fraudolenta

Attivo nelle ristrutturazioni, secondo la Guardia di Finanza avrebbe gestito 6 imprese, di cui 3 fallite, principalmente tramite dei prestanomi come la convivente e il fratello

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Savona. Un imprenditore edile residente a Pietra Ligure è stato arrestato questa mattina dai finanzieri del Comando Provinciale di Savona: l’uomo, operante nel settore delle ristrutturazioni immobiliari, avrebbe gestito sei imprese, di cui tre fallite, principalmente tramite “prestanomi” tra cui figurerebbero anche la convivente ed il fratello, indagati per i medesimi reati. I finanzieri hanno quindi eseguito tre perquisizioni (a Pietra e nelle province di Alessandria e Verbania) nei confronti dei tre indagati.

Le accurate investigazioni avrebbero consentito alle Fiamme Gialle di ricondurre all’imprenditore le sei imprese (una delle quali con sede principale in Francia, un’altra a Genova), “tutte apparentemente autonome e indipendenti tra loro, che venivano gestite, quantomeno dall’anno 2004, con estrema spregiudicatezza, mediante una sistematica confusione dei patrimoni societari”.

“L’attività illecita – spiegano dal Comando provinciale – avrebbe consentito all’imprenditore di distrarre ed occultare, con espedienti sempre diversi, proventi dell’attività d’impresa per un importo complessivo di oltre 670 mila euro“, portandola al fallimento. Il danno patrimoniale invece sarebbe quantificato in oltre 510 mila euro.

“I soggetti coinvolti nella frode – prosegue la Guardia di Finanza – hanno reiterato nel tempo le condotte illecite, con l’aggravante di aver continuato ad esercitare un’impresa commerciale a fronte di un espresso divieto di legge, tenendo anche le scritture contabili in maniera tale da non rendere possibile la ricostruzione del patrimonio e del movimento degli affari”.

L’uomo, che ha precedenti specifici e reiterati nel tempo, si trova ora agli arresti domiciliari.

“L’attività svolta dalla Guardia di Finanza, in stretta sinergia con l’Autorità Giudiziaria – fanno sapere dal Comando – rappresenta, ancora una volta, un chiaro esempio dell’impegno profuso per il ripristino della legalità ed a salvaguardia degli interessi economico-finanziari dei cittadini e del Paese”.

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