Cerimonia

Genova ricorda il naufragio della London Valour, il figlio dell’armatore: “Vi ricorderemo sempre”

La tragedia 53 anni fa all'imboccatura del porto, in tutto morirono 58 persone. Oggi la commemorazione a Palazzo Ducale

Genova. Il 13 aprile 1970 si consumava a Genova la tragedia del naufragio della London Valour, mercantile britannico affondato all’imboccatura del porto provocando la morte di 56 membri dell’equipaggio e due passeggeri. Oggi la cerimonia di commemorazione a Palazzo Ducale.

“Siete persone coraggiose e vi ricorderemo sempre”, ha detto Nicholas Mavroleon, figlio dell’armatore che ha voluto ringraziare Genova e i genovesi che si prodigarono nellle operazioni per salvare i membri dell’equipaggi della nave. Mavroleon, nel corso di una cerimonia che si è tenuta a Palazzo Ducale, il figlio dell’armatore ha voluto donare alla Capitaneria di porto una cornice nella quale il padre aveva conservato gli articoli che raccontavano la tragedia e l’erotismo dei soccorritori. Un momento di ricordo al quale hanno preso parte alcuni dei protagonisti, i vertici della Guardia Costiera, le autorità, ma anche tanti giovani dell’Accademia della marina mercantile.

“Mi ricordo che mio padre mi aveva portato in Corso Aurelio Saffi, avevo 11 anni – ha commentato il sindaco, Marco Bucci – e tutta Genova era con noi. È stata una giornata triste anche se con molti atti eroici, ma è bello che Genova ricordi sempre queste cose, e che sulla base dei ricordi si prendano le precauzioni affinché queste tragedie non accadano più. Il mare vince sempre e per questo è importante che Genova abbia tutte le infrastrutture per difendersi dal mare”.

“Era necessario ricordare questi momenti – ha aggiunto l’ammiraglio Alessandro Liardo, comandante della Capitaneria di porto di Genova . Avevano intenzione di farlo in occasione del cinquantesimo per ricordare chi non c’è più ma anche chi è stato protagonista dei soccorsi. Purtroppo non è stato possibile per la pandemia ma ora siamo qui e la cosa importante è la presenza delle scolaresche, perché questo è un ricordo che fa parte della storia di Genova. È stata un’operazione particolarissima perché oltre a tutte le componenti messe in campo da Capitaneria di Porto e Vigili del Fuoco, i servizi tecnici nautici con le pilotine, ci fu anche la partecipazione della cittadinanza non solo dal punto di vista emotivo ma anche pratico, con tanti civili che prestarono la loro opera”.

Tra le testimonianze quella dell’ammiraglio Giuseppe Telmon, medaglia d’oro al valore della Marina, che era a capo della motovedetta che per prima intervenne sul naufragio. “Io ho un bruttissimo ricordo – ha spiegato – e ne parlo malvolentieri per le persone che non siamo riusciti a salvare che mi fanno stare male. Ero di guardia quel giorni, ero il comandante della motovedetta e bisognava partire, per forza”.

Più informazioni

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.