Genova. Si incendio il clima in città a seguito della fuga dell’esemplare di lama da una gabbia del circo di questa mattina, fuga terminata dopo circa un’ora con la ricattura dell’animale, riportato alla sua gabbia presso il tendone del circo in piazzale Kennedy.
Dopo il rientro dell’allarme, però, è scoppiata la polemica: in una intervista comparsa sulla stampa, infatti, la direzione del circo avrebbe affermato che le gabbie degli animali questa mattina sarebbero state aperte da non meglio precisati ‘ambientalisti’: gli animali, però, sarebbero rimasti tutte nelle loro gabbie, intimoriti dal contesto urbano, a parte il coraggioso lama, che nonostante tutto si è avventurato tra i turisti e i ciclisti di corso Italia.
Una accusa che, seppure generica, non è andata giù ad alcune associazioni animaliste che a breve giro hanno risposto al circo: ” Di casi di fuga da parte di animali dai serragli dei circhi sono piene le cronache di questi anni in tutta Italia – scrivono in una nota congiunta le associazioni Gaia Animali e Ambiente, Animalisti Genovesi e Lav – nessuno ha mai accusato gli animalisti, sono quindi dichiarazioni gravi che andranno comprovate, molto più probabile si tratti di importanti carenze nell’organizzazione interna del circo. Ci auguriamo che le autorità competenti chiariscano le responsabilità di questo fatto che ha messo a repentaglio la sicurezza dei cittadini e dell’animale stesso, ricordando però anche al Comune di Genova che è stato assegnato al Circo Madagascar, con molti animali prigionieri al seguito, un’area ridotta rispetto al passato a causa di un ampio cantiere presente in piazzale Kennedy,con una gestione degli spazi degli animali problematica”.
“Rivolgiamo l’ennesimo appello all’amministrazione comunale perché, dopo la partenza di questo circo, vada ad ospitare esclusivamente strutture di arte circense senza animali, molte e prestigiose ne esistono, attuando così l’ ordine del giorno approvato all’unanimità il 4 aprile scorso dal Consiglio Comunale – conclude la nota – Sarebbe un esempio di civiltà per la città che si porrebbe all’avanguardia anticipando la legge nazionale che vieterà l’uso di animali nei circhi, già approvata lo scorso anno ma che attende i tempi lunghi dei decreti attuativi per entrare pienamente in vigore”.
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