Il corteo

Festa della Liberazione, Genova Antifascista scende in piazza: “Resistenza contro la guerra” fotogallery

Quasi 500 persone per ricordare il giorno della battaglia del 24 aprile 1945 e boicottare le manifestazioni ufficiali delle istituzioni "ipocrite che con le loro nette scelte di campo offendono la Resistenza Antifascista"

Genova. Genova Antifascista scende il piazza per ricordare la liberazione dal nazi-fascismo, ma lo fa un giorno prima delle commemorazioni ufficiali per prendersi la piazza e ‘boicottare’ le celebrazioni ufficiali, giudicate “parole  ipocrite che con le loro nette scelte di campo offendono la Resistenza Antifascista”

Sono quasi 500 persone a sfilare per le vie del centro, partendo da piazza Corvetto, per poi dirigersi verso Brignole, via XX Settembre, piazza de Ferrari e infine Caricamento. La scelta del 24 aprile, però, non è solamente ‘tattica’: “E’ in quel giorno che Genova si è liberata da sola, prima di tutti. E i nazifascisti furono costretti a consegnare la resa nelle mani di un operaio, partigiano e comunista” viene spiegato al megafono più volte.

Tante le sigle rappresentate nel corteo, tra cui si intravedono anche le bandiere delle milizie secessioniste del Donbass e lo storico striscione “La resistenza continua”, comparso per la prima volta a Genova durante i fatti del 30 giugno 1960. “Oggi siamo in corteo per permettere a chi da’ un significato vero all’antifascismo, di non trovarsi a celebrare la Liberazione con personaggi che da sempre hanno difficoltà a dichiararsi antifascisti – spiegano gli organizzatori – siamo in corteo il 24 Aprile perché bisogna lasciare piazza Matteotti vuota, come vuote sono le parole che i vari Bucci e Toti pronunceranno da quel palco; perché chi non perde occasione di presenziare a commemorazioni di personaggi strettamente legati ad episodi fascisti o continua ad impestarci la città con intitolazioni a loschi figuri, protagonisti di episodi riconducibili senza dubbio alcuno al ventennio, non è degno di essere ascoltato“.

corteo 25 aprile genova antifascista

Presenti anche rappresentanti del M5s e di Uniti per la Costituzione: “Siamo ancora sotto occupazione straniera – ricorda al microfono Mattia Crucioli, consigliere comunale –  Quest’anno non celebreremo il 25 aprile con chi ha tradito la Resistenza e domani celebrerà una libertà che oggi non abbiamo più. Genova e l’Italia hanno bisogno di insorgere. Viva i ribelli, viva la Resistenza, viva l’Italia che si libera lottando!”.

Durante la lunga sosta in piazza Corvetto, in attesa della partenza del corteo, sono stati ricordati i fatti del 2019, quando venne autorizzato il comizio di Casa Pound in vista delle elezioni politiche, nella vicina piazza Marsala, scatenando la reazione popolare della piazza genovese: non mancarono scontro con la polizia, in una giornata che vide un giornalista pesantemente malmenato dai poliziotti perché “scambiato per un manifestante”.

 

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