Genova. Si allarga il numero dei residenti di Fegino che avranno diritto a un indennizzo per 13 mesi (rinnovabili) a causa dei lavori del nodo ferroviario e del Terzo Valico.
È stato approvato infatti all’unanimità l’ordine del giorno presentato dal consigliere del Pd Pippo Rossetti che impegna la giunta Toti a segnalare la situazione al Cociv in modo da includere anche gli abitanti di vico Intermedio, “aprendo la possibilità di ulteriori forme di risarcimento qualora non venissero rispettati i tempi per tutte e tre le aree”, e a chiedere di completare ed effettuare le perizie sugli edifici coinvolti, includendo anche via Sant’Ambrogio di Fegino.
“Il Consiglio ha approvato il mio ordine del giorno sul completamento ed effettuazione dei testimoniali di stato per verificare a fine lavori se le case hanno subito danni e l’estensione dei mesi indennizzati per i disagi dovuti ai lavori che gli abitanti di Fegino stanno subendo – comunica Rossetti -. Ora confidiamo che Cociv accolga l’omogeneità di trattamento sugli indennizzi, visto che tutta la zone è pesantemente esposta ai disagi e a lavori invasivi. Grazie ai comitati che permettono di capire e approfondire situazioni che spesso sfuggono e che il Governo sottovaluta”.
Per i cittadini di vico Intermedio era stato proposto un indennizzo per il periodo dal 15 luglio al 30 settembre 2023, prorogabile in base alla durata dei lavori, in risarcimento dei disagi per rumori, polveri e vibrazioni, mentre per le case di via Ferri e via Fegino si è considerato un periodo più lungo, dal 1° dicembre 2022 al 31 dicembre 2023.
Nei mesi scorsi, però, è stato rilevato che i lavori avvertiti in via Ferri e via Fegino hanno avuto lo stesso impatto su vico Intermedio, dove gli abitanti denunciano in particolare il rumore davanti all’imbocco della galleria, con vibrazioni dovute alle esplosioni e danni agli edifici che finora non sono stati considerati visto che i testimoniali di stato non sono mai stati redatti.