Savona. “Mi ha telefonato questa mattina dicendo che sta bene, e questa è la cosa più importante, sono veramente felice che tutto sia finito per il meglio“: Martina Ciavattini, farmacista alla Farmacia Anglo Americana nel centro storico di Alassio, in provincia di Savona, ha la voce carica di emozione mentre racconta la drammatica vicenda, per fortuna a lieto fine, che ha movimentato il pomeriggio di sabato davanti a tante persone che affollavano le vie del centro.
Ha salvato la vita ad una giovane turista piemontese, ma non vuole essere chiamata eroina, “ho semplicemente fatto quel che potevo ed è andata bene”, si schernisce. Andiamo con ordine e seguiamo il suo racconto: “Erano circa le 15,10, ero di turno in farmacia, stavo servendo un cliente quando è entrata una coppia, non avranno avuto più di 25 anni, con un bimbo piccolo. Il ragazzo, molto agitato, mi ha detto che la compagna stava male, che stava avendo una crisi e che era allergica al latte. Mi ha anche detto che avevano bevuto solo una bibita, ma che la ragazza stava avendo i sintomi dello shock anafilattico. L’abbiamo fatta sedere su uno sgabello, ma la situazione è precipitata”.
“Il ragazzo era in linea con il 118, abbiamo messo il vivavoce e i paramedici ci hanno guidato. La macchinetta per misurare la pressione non dava segnale, la saturazione era a 38, aveva grossi problemi di respirazione, insomma, la situazione era davvero critica. Il ragazzo mi ha detto che nella borsa della compagna c’era una siringa con l’adrenalina, visto il rischio di shock anafilattico, ma non l’abbiamo trovata. Allora ho preso una siringa dall’armadietto che abbiamo in farmacia e l’ho iniettata”.
Momenti frenetici che hanno coinvolto anche passanti e commercianti del budello. Racconta ancora la dottoressa Ciavattini: “Dopo l’iniezione la ragazza ha cominciato a stare meglio, ha ripreso a respirare e, nel frattempo, è arrivata l’ambulanza che l’ha caricata e accompagnata all’ospedale. Era cosciente, e questo mi aveva un po’ rincuorato, ma ho trascorso una serata agitata, non avevo notizie. Poi finalmente questa mattina la telefonata, con la ragazza che mi ha rassicurato sulle sue condizioni e ringraziato”.
“A mia volta vorrei ringraziare il personale del 118 che mi ha guidato a salvare la vita alla giovane, sono stati non solo preparati e professionali, ma anche umanamente di grande spessore. E’ stata una esperienza difficile, ma alla fine chi sceglie la mia professione lo fa perché vuole aiutare gli altri” conclude la farmacista alassina.