Attesa

Fabbrica dei cassoni a Pra’, c’è la data per l’assemblea pubblica. Presto una commissione sul nuovo piano del porto

Il consigliere comunale Filippo Bruzzone ha ottenuto la commissione che aveva chiesto l'estate scorsa

cassoni diga

Genova. Il dietrofront a poche ore dal consiglio comunale di ieri da parte dei comitati uniti del Ponente a non presenziare alla seduta in sala rossa, lascia intendere che la promessa assemblea pubblica sui cassoni della nuova diga foranea a Pra’ e l’ampliamento del porto si terrà a breve.

La conferma arriva da fonti interne ai comitati e anche dal consigliere comunale della lista Rosso-Verde Filippo Bruzzone che ha ritirato un art. 55 (dichiarazione di inizio seduta) sul tema che avrebbe dovuto presentare ieri. “I comitati hanno ottenuto la data dell’assemblea e io finalmente ho avuto la conferma della convocazione di una commissione − spiega − sul nuovo piano regolatore portuale e le ipotesi di ampliamento”. La richiesta di commissione era stata fatta l’estate scorsa quando Bruzzone si era accorto della scelta del sito di Pra’ come sede della fabbrica dei cassoni.

I dieci giorni promessi dal vicesindaco Pietro Piciocchi lo scorso 25 marzo, al termine della grande manifestazione che aveva visto scendere in strada oltre cinquemila persone, sono trascorsi da un pezzo. Nel frattempo il consiglio municipale Ponente, a maggioranza di centrodestra per la prima volta ha votato compatto un no all’unanimità all’ipotesi di espansione.

I comitati, nei giorni scorsi, avevano respinto gli inviti del sindaco e commissario Marco Bucci a un incontro ristretto per il 13 aprile, ribadendo che andassero rispettati gli impegni presi in occasione della manifestazione.

La data e il luogo dell’assemblea saranno comunicati in giornata.

Il piano di espansione del porto di Pra’, trapelato nelle ultime settimane, prevederebbe 400 mila metri quadrati di nuove aree. La fabbrica dei cassoni, secondo i comitati e l’opposizione, sarebbe il primo passo per stracciare gli accordi che dal 1999 hanno impedito qualsiasi piano di ampliamento del porto verso Pegli a Levante (oltre il cosiddetto sesto modulo) e oltre il rio San Giuliano a Ponente. La modifica dovrebbe essere inserita nel nuovo piano regolatore portuale per essere valida, un’opzione che i comitati del Ponente rifiutano categoricamente.

 

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