Genova. Ogni turista che arriva a Genova per visitare i Rolli Days lascia sul territorio in media 80 euro. E ogni euro investito dal Comune per organizzare eventi culturali di qualità si moltiplica per cinque attraverso entrate indirette, come quelle registrate dalle attività commerciali. Sono i dati contenuti in uno studio sull’impatto economico dell’evento condotto da Pietro Toso, curatore della manifestazione ed esperto di management dei beni culturali, numeri presentati oggi in una conferenza a Palazzo Tursi alla partenza della nuova edizione. La ricerca è stata validata dall’Università di Macerata.
“Abbiamo indagato i profili dei visitatori e la traccia che lasciano dal punto di vista sociale ed economico – spiega Giacomo Montanari, curatore scientifico delle iniziative di valorizzazione del sito Unesco di Genova -. Queste cifre fanno capire come, con un attento coinvolgimento delle regioni limitrofe, possiamo aumentare di molto gli impatti economici, pur rimanendo all’interno di una sostenibilità per il territorio e per la preservazione dei beni”.
Al momento sono oltre 45mila le prenotazioni già registrate solo per i palazzi gestiti dal Comune. “Pensiamo di arrivare globalmente a 80mila prenotazioni, tra tutte le attività proposte”, aggiunge Montanari. Ma c’è di più: oltre il 43% del pubblico arriva da fuori Genova, con un aumento di oltre 10 punti percentuali rispetto all’edizione di ottobre. “Questo – prosegue lo storico dell’arte – significa che arriviamo a lavorare quasi su un milione di euro di indotto sul territorio. La città ha cominciato a riconoscere nei palazzi dei Rolli una delle sue carte d’identità e la consapevolezza è il primo presupposto. Ma poi promuovere con una comunicazione di qualità cambia le carte in tavola perché si coinvolgono fasce di pubblico diverse”.
La strada, insomma, è quella giusta. Ma l’obiettivo è ampliare gli orizzonti: “Abbiamo raggiunto un risultato importantissimo ma non siamo ancora arrivati – commenta il sindaco Marco Bucci -. Oggi ho incontrato una signora, membro del board di un’importante azienda, che non è riuscita a prenotare perché era tutto pieno, due giorni fa. È opportuno avere più giorni per visitare i palazzi, ma bisogna concordarlo coi proprietari e non è facile. Ora siamo a 6-7 giorni all’anno, potremmo almeno raddoppiarli. Non ho la certezza che possa essere fatto, ma c’è un team che ci sta lavorando”. E poi il sindaco lascia un’idea: “Stiamo pensando di organizzare un’edizione anche durante l’arrivo di The Ocean Race“.
“È la prova che intorno alla cultura si può innestare un circolo virtuoso che, tra pubblico e privato, riesce a traguardare obiettivi di incremento dell’offerta per i turisti – commenta Mario Mascia, assessore allo Sviluppo economico del Comune di Genova- . La novità è che c’è un metodo d’analisi che cerca di valutare l’impatto concreto di chi arriva sul territorio. Lo stiamo facendo con dati statistici anche per calibrare l’offerta di servizi sulle esigenze concrete di chi a Genova viene a vivere, per motivi di svago, di studio e lavoro”.
Lo studio
La ricerca è stata condotta intervistando un campione significativo di visitatori (poco più del 5% sulla base delle stime incrociate tra presenze complessive, visite prenotabili e visite effettive) nelle due edizioni del 2022. La spesa media dei residenti genovesi è di poco inferiore a 20 euro pro capite per un totale tra i 242 e i 260mila euro. Più notevole l’impatto dei non residenti (in continua crescita) che si è attestato a 82,96 euro pro capite a maggio e 70,17 euro a ottobre per una spesa totale che oscilla tra 599 e 485mila euro. Da questi numeri si evince che l’impatto economico complessivo in un anno solare è di circa 1,6 milioni di euro.
Ma chi sono gli stakeholder che beneficiano dei Rolli Days? In primavera la maggior parte dei visitatori non residenti che soggiornano in città (l’ultima volta erano 3.561) si ferma a dormire negli alberghi (41,9%), si fa ospitare da famiglie e amici (21,6%) oppure sceglie un bed&breakfast (19,8%). L’età media dei visitatori è intorno ai 50 anni (la fascia più rappresentata è 56-65 anni, il 28,17% a ottobre. Come si viene a sapere dei Rolli Days? I nuovi visitatori sono coinvolti in larga misura dai social (34,5%), dalla promozione web in genere (26,4%), dal passaparola (16,9%). E poi, dulcis in fundo, più del 97% si dichiara intenzionato a tornare per l’edizione successiva.
Rolli Days di primavera 2023, il programma
È già possibile prenotare le visite su questo sito dove si troveranno anche tutti gli aggiornamenti, i dettagli sui siti aperti e il programma degli eventi collaterali. Sul sito www.visitgenoa.it sono anche disponibili tutte le info per un soggiorno a Genova.
Le strade monumentali sono il cuore del sito Unesco genovese. Nella cinquecentesca Strada Nuova, oggi via Garibaldi, saranno aperti tutti i 12 palazzi mentre in via Balbi, insieme agli altri palazzi oggi sede dell’Università di Genova, riaprirà al pubblico Io splendido palazzo Balbi Senarega, recentemente restaurato.
Aprirà Palazzo San Giorgio, fin dal ‘400 sede della banca dei genovesi, e saranno visitabili anche altre dimore straordinarie come quella di Ambrogio Di Negro, nel ‘500 uno tra gli uomini più ricchi del mondo, e si potrà tornare nei palazzi di Brancaleone Grillo, di Nicolò Cattaneo della Volta, del Doge Ferretto.
Le ville attorno alla città antica sono un altro importante capitolo della narrazione di questi Rolli Days, che propongono un focus sulle ville lungo la costa a ponente del centro storico, tra Sampierdarena e Pegli. Tra queste novità assoluta è Villa Rostan, raggiungibile anche via mare (meteo permettendo) tramite il servizio Navebus e Villa Centurione Doria, che nasce a metà del ‘500 per volontà di Adamo Centurione, ricco commerciante, attivo investitore negli affari di Spagna nonché proprietario di Palazzo Centurione Pitto, anche questo aperto e visitabile con la sua preziosa decorazione del ‘600/’700.
Sabato 29 aprile la Biblioteca Berio apre ai Rolli Days la sala dei Chierici, antica cappella del seminario – situata nell’ala seicentesca dell’edificio – che conserva l’aspetto architettonico e le decorazioni originarie. ln occasione di Genova Capitale italiana del Libro, verrà esposto il celebre stemmario seicentesco Nobiltà di Genova di Agostino Franzoni, frutto dell’incontro tra il pittore Luciano Borzone e l’incisore Jérôme David, che raffigurarono gli scudi araldici delle famiglie genovesi divise nei 28 alberghi. La Biblioteca Berio conserva due esemplari della prima edizione del 1636 e due successive copie manoscritte colorate ad acquerello, realizzate nel XIX secolo. Visite guidate ogni ora, dalle 10 alle 18.
Inoltre, subito dopo il weekend dei Rolli Days le chiese del centro storico, autentici scrigni di arte, storia e cultura, saranno liberamente visitabili tutti i sabati di maggio dalle 10 alle 18.
Tra gli eventi collaterali, la mostra Il magnifico dono dedicata ai Duchi di Galliera e alle loro donazioni per il porto e la città di Genova, che sarà ospitata nella Villa Duchessa di Galliera. Durante i Rolli Days, per la prima volta in assoluto, sarà aperto il budoir settecentesco della duchessa con arredi e suppellettili originali.
Il centro storico sarà inoltre arricchito dalla visita straordinaria di alcune terrazze dei Palazzi dei Rolli del sestiere del Molo, da cui si potrà godere di una vista impareggiabile sui vicoli e sul porto.
Come sempre i grandi protagonisti dei Rolli Days saranno i divulgatori scientifici, giovani professionisti che condurranno le visite negli antichi palazzi e con le loro parole daranno vita alle architetture, ai dipinti, alle sculture e agli arazzi di quelle dimore uniche al mondo e alle storie dei loro proprietari.
I Rolli sbarcano su Facebook e su Instagram — informazioni, storie, immagini dei Rolli sono ora disponibili anche sui canali social ufficiali del sito UNESCO Il sistema delle Strade Nuove e i Palazzi dei Rolli di Genova, all’indirizzo @rolliestradenuove_genova
Ecco i siti aperti
Palazzo Antonio Doria (Spinola a— Prefettura di Genova) – largo Eros Lanfranco
Palazzo Agostino Pallavicino – via Garibaldi 1
Palazzo Pantaleo Spinola (Gambaro) – via Garibaldi 2
Palazzo Lercari Parodi – via Garibaldi 3
Palazzo Tobia Pallavicino (Camera di Commercio di Genova) – via Garibaldi 4
Palazzo Angelo Giovanni Spinola – via Garibaldi 5 Palazzo Spinola Doria – via Garibaldi 6
Palazzo Nicolosio Lomellino – via Garibaldi 7
Palazzo Lazzaro e Giacomo Spinola — Novità – via Garibaldi 8 Palazzo Niccolò Grimaldi (Palazzo Tursi) – via Garibaldi 9
Palazzo Luca Grimaldi (Palazzo Bianco) – via Garibaldi 1 1
Palazzo Baldassarre Lomellini – via Garibaldi 12
Palazzo Gio Francesco e Ridolfo Brignole Sale (Palazzo Rosso) – via Garibaldi 18
Palazzo Gerolamo Grimaldi (Palazzo della Meridiana) – salita San Francesco 4
Palazzo Giacomo Lomellini (Patrone) – largo Zecca 2 Palazzo Giacomo e Pantaleo Balbi (Senarega) – via Balbi 4
Palazzo Stefano Balbi (Reale) – via Balbi 10
Palazzo Gio Battista Centurione (Pitto) – via del Campo 1
Palazzo Francesco Grimaldi (Gallerie Nazionali di Palazzo Spinola) – piazza di Pellicceria
Palazzo Ambrogio di Negro – via San Luca 2
Palazzo Nicolò Cattaneo della Volta – piazza Cattaneo 26
Palazzo Doge Ferretto – piazza Ferretto 1
Palazzo Nicolò Spinola (Franzone) – via Luccoli 23 Palazzo Gio Vincenzo Imperiale – piazza Campetto 8
Villa Spinola di San Pietro – via San Pietro 2
Villa Imperiale Scassi – largo Pietro Gozzano
Villa Pallavicino delle Peschiere via San Bartolomeo degli Armeni 5
Villa del Principe – piazza del Principe 4
Palazzo San Giorgio — via della Mercanzia
Albergo dei Poveri – piazzale Emanuele Brignole 2