Genova. “L’annunciata bocciatura del trasferimento dei depositi chimici a Ponte Somalia dimostra ancora una volta il fallimento del modello di gestione portuale di Toti, Bucci e Signorini. Una visione commissariale in cui si impongono scelte senza verificarne la reale fattibilità, facendo pagare le conseguenze ai cittadini”. Così in una nota il Pd ligure e genovese e i relativi gruppi consiliari dopo le notizie sul mancato accordo tra Superba e Carmagnani che mette a rischio l’intero progetto.
“Comune di Genova e Giunta regionale hanno tenuto ferma una città su un trasferimento che si sta rivelando nei fatti impraticabile, confermando gli allarmi lanciati dai comitati cittadini, a partire dalle Officine Sampierdarenesi, e dallo stesso Partito Democratico in Comune e in Regione, che ha anche chiesto una commissione regionale sul tema, con l’audizione di tutti i soggetti coinvolti”, prosegue il Pd.
“Invece – continuano – Toti e Bucci hanno chiuso le porte a qualsiasi proposta alternativa e oggi il rischio è di ritrovarsi senza un piano chiaro e definito e senza un possibile progetto alternativo, lasciando ancora una volta il cerino in mano ai cittadini di Multedo che hanno sperato in un trasferimento, che oggi nei fatti non è possibile, visto che il progetto risulta bocciato perché non ha passato la procedura di assoggettamento alla Valutazione di impatto ambientale”.
“Se questa ipotesi, apparsa su tutti i quotidiani, venisse confermata si dovrà ricominciare tutto da zero e a pagarne maggiormente le conseguenze saranno i cittadini. Una scelta sbagliata fin dal primo momento e di cui oggi emerge tutta l’approssimazione e la mancanza di valutazione strategica delle istituzioni cittadine che l’hanno proposta. Ora bisognerà individuare proposte alternative senza avere però nessun progetto pronto, una situazione che comporterà tempi ancora più lunghi”, concludono gli esponenti dem.