L'interrogazione

Delfino verso la scarcerazione, l’assessore Gratarola: “La Rems è a rischio evasione, mi confronterò con il ministro della Giustizia”

In Italia tuttavia non esistono alternative alle Rems. La pericolosità sociale di Delfino sarà valutata il prossimo 18 aprile dal magistrato di sorveglianza di Massa

rems villa caterina

Genova. La residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza (Rems) di Genova Pra’ dove dovrebbe essere ricoverato Luca Delfino, il killer che nel 2007 uccise a Sanremo la sua ex fidanzata Maria Antonia Multari, “non è un carcere, è possibile evadere anche se sono stati messi in campo sistemi di controllo. Ma naturalmente non ha regime carcerario, un minimo di margine di manovra da parte di soggetti che vogliono uscire dalla struttura c’è”. Lo ha detto l’assessore alla Sanità della Regione Liguria Angelo Gratarola in Consiglio regionale rispondendo a un’interrogazione del consigliere Brunello Brunetto (Lega).

“Il compito della Regione Liguria è verificare che ciò che viene fatto dal punto di vista sanitario nelle due Rems attive in Liguria sia corretto in base alla normativa – ha sottolineato l’assessore -, ma avremo un’interlocuzione piuttosto stretta con il Ministero della Giustizia per verificare se sia il caso che singoli soggetti particolari vengano posti in queste strutture”.

La scarcerazione di Delfino, che sta finendo anche grazie alla buona condotta di scontare i 16 anni e 8 mesi di reclusione per l’omicidio Multari, avverrà tra giugno e luglio e questo è un dato certo, così come è evidente che nel nostro Paese non esistono alternative alle Rems dopo la chiusura degli ospedali psichiatrici e giudiziari.

Delfino dovrà trascorrere nella residenza sanitaria almeno 7 anni e mezzo, anche se astrattamente la sua pericolosità sociale potrà essere rivalutata periodicamente e il periodo di ricovero potrà essere prolungato (fino al massimo della pena prevista per il reato che ha commesso) oppure ridotta. L’udienza decisiva per stabilire l’attuale pericolosità sociale di Delfino è fissata il prossimo 18 aprile davanti al magistrato di sorveglianza di Massa.

A proposito di evasioni dalle residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza, quella più tristemente celebre è stata qualche anno fa l’evasione dalla Rems Villa Caterina di Pietro Bottino, l’ultrà del Genoa più noto come ‘Lo squalo’. Bottino, subito dopo la fuga dalla Rems era salito su una moto ma si era schiantato sull’autostrada A26 morendo sul colpo.

Più informazioni

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.