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Cani in città, Corso: “Con i municipi per trovare nuove aree”. E apre alle fasce orarie per la conduzione libera

I comitati dei padroni di cani puntano a riunirsi in un soggetto unico: "Vogliamo essere coinvolti dall'amministrazione civica"

Aree canine del savonese

Genova. Non si ferma la querelle che in questi giorni sta vedendo come protagonisti i padroni di cani genovesi, finiti nel mirino di una serie di controlli rafforzati da parte della polizia locale per la corretta conduzione nei parchi pubblici degli amici a quattro zampe.

Dopo la lettera aperta del comitato informale di Castelletto, Righi e Carmine, a scrivere all’amministrazione civica sono i padroni di cani di Nervi e, separatamente, un gruppo di residenti del Municipio Medio-Levante. I contenuti della lettera seguono in qualche modo quello già espressi in precedenza: oltre a condannare la ‘criminalizzazone’ dei padroni di cani, le richieste verso l’amministrazione civica restano quelle di avere più aree sgambatura e soprattutto di maggiore dimensione e qualità.

Ma non solo: “Chiediamo di allinearci alle buone pratiche di alcune città italiane, come a Mantova o Milano – scrivono da Nervi – con parchi a fasce orarie di tolleranza in cui gli animali possano stare liberi e assecondare le proprie esigenze, senza più nascondersi dietro leggi obsolete e non in linea con i bisogni della collettività che di fa o non fanno altro che creare pretese per discussioni”. La stessa richiesta arriva anche dai cinofili del municipio Levante.

E’ un’idea che l’amministrazione sta valutando – spiega l’assessore agli animali Francesca Corso – la nostra città ha una presenza di almeno 60mila cani registrati, e bisogna rispondere alle esigenze di questa importante parte della cittadinanza. La gestione delle aree cani è responsabilità dei municipi, che incontrerò la prossima settimana per iniziare un nuovo percorso seguendo anche questa linea di indirizzo“.

Ai municipi sarà affidato il compito di trovare gli spazi per nuove aree dedicate alla sgambatura dei cani e migliorare quelle già presenti. “Inoltre chiederò loro di valutare, in base al territorio e alle diverse peculiarità dei quartieri di valutare la possibilità di introdurre della fasce orarie per la conduzione libera dei cani nei parchi o in alcune zone di essi – sottolinea Corso a Genova24 – e chiederò loro di farlo rapidamente. Sarà l’inizio di un nuovo percorso”.

Un percorso per il quale associazioni e comitati chiedono di essere coinvolti: “Lo faremo – assicura l’assessore – chiederemo a chi tutti i giorni vive il territorio di aiutarci in questa fase“. Nel frattempo dai comitati, spontanei o formalizzati, arriva la notizia dell’intenzione di darsi una forma a carattere cittadino.

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