Genova. “I fischi ci sono stati, ma ci sono da sempre. Sono anche sintomo e protagonisti di quella libertà che celebriamo oggi. La libertà di far convivere idee diverse e manifestare il dissenso“.
A dirlo il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, a conclusione dei saluti istituzionali in piazza Matteotti, in occasione delle celebrazioni per il 25 aprile, in cui sia Toti stesso sia Marco Bucci, sindaco di Genova, durante il loro personale intervento, hanno ricevuto applausi ma anche tanti fischi di dissenso.
Poi Toti prosegue: “Quei fischi sottolineano anche le contraddizioni di quella sinistra che tende a fare un processo di troppo alla destra, ma evita esami di coscienza quando ritiene che questa piazza sia totalmente sua, invece questa è la piazza degli italiani, dei democratici e di tutti coloro che sotto varie bandiere, dai monarchici agli anarchici, hanno cobattutto contro il nazifascismo”.
“Quindi i fischi, come manifesazione di cristallino dissenso fanno parte della democrazia. In questa piazza sono stati ricordati momenti importanti della nostra storia come il fatto che la Repubblica Italiana nasce dal 25 aprile e che la Costituzione è figlia del 25 aprile” continua ancora Toti.
E infine conclude: “Vorrei che qualche spirito anti atlantico di troppo si ricordasse sempre che il diritto alla libertà è innegabile e che non esiste pace senza la libertà, in Italia come in Ucraina”.
Intervento di Giovanni Toti in piazza Matteotti:
“Oggi commemoriamo il sacrificio di donne e uomini della Resistenza e degli Alleati che si sono battuti per la libertà, ricordando che combattere per la libertà significa farlo per difendere i diritti non solo di chi la pensa come noi, ma anche di chi ha idee diverse”.
“In questa giornata fondativa della nostra democrazia che celebra la fine di una sanguinosa guerra civile dobbiamo essere chiari: nel Pantheon della Repubblica sono presenti solo le vittime che si sono sacrificate per la libertà, non quelle che erano dall’altra parte, perché la pietà va a tutti i morti, ma la celebrazione va solo a chi si è battuto per riconquistarla”.
“Come disse Nilde Iotti, ‘la Resistenza ha unificato l’Italia dai monarchici ai comunisti’, e come disse Sandro Pertini, ‘alla migliore delle dittature, questa piazza preferirà sempre la peggiore delle democrazie’. Celebriamo questo 25 aprile anche ricordando il secondo anno di guerra in Ucraina, alle porte d’Europa, manifestando come sempre la nostra vicinanza a questo popolo e ribadendo che non esiste pace senza giustizia, libertà e diritti”.
“Questa sera, per omaggiare il 25 aprile, sulla facciata del palazzo della Regione Liguria in piazza De Ferrari saranno proiettate alcune frasi che i grandi protagonisti della cultura e della politica italiana, liguri e non solo, hanno dedicato alla lotta di Resistenza: da Aldo Moro a Liliana Segre, da Norberto Bobbio a Teresa Mattei, da Alcide De Gasperi a Cesare Pavese, solo per citarne alcuni”.
“Frasi diverse, pronunciate da persone a loro volta molto diverse tra loro per storie e ruolo, ma accomunate da un profondo attaccamento alla democrazia e convinte della necessità di ricordare sempre il sacrificio di chi ha lottato per la libertà”.