Genova. “Certamente ci sono stati degli eccidi da parte anche di una parte dei partigiani, come bisogna ricordare tutte le vittime. Non ci sono vittime di serie A e serie B. Ci sono stati degli errori e siamo qua per ricordare affinché non si ripetano certi errori”.
Sono queste le parole rilasciate durante un’intervista alla troupe Rai da parte del presidente consiglio regionale della Liguria, il leghista Gianmarco Medusei, stamattina a margine della seduta solenne dell’assemblea legislativa per l’anniversario della Liberazione.
Parole che hanno scatenato una vera e propria bufera politica sul presidente, del quale l’opposizione chiedo adesso a gran voce le dimissioni: “Parole inaccettabili – tuonano all’unisono le opposizioni – parlare di eccidi da parte dei partigiani e dire che tutte le morti vanno onorate allo stesso modo è uno sfregio alla Resistenza. I morti vanno tutti rispettati e tutti meritano pietà, ma non si può comparare chi ha lottato per la libertà con chi invece quella stessa libertà voleva toglierla”.
Pd, M5s, Lista Sansa e Linea condivisa vanno oltre e chiedono “le dimissioni di Medusei, che ha dimostrato di non essere all’altezza del suo ruolo istituzionale”. I partiti di minoranza, riprendendo le parole di Maurizio Viroli, oratore ufficiale della mattinata, aggiungono che “la commemorazione spetta solo a chi ha dato la vita perché fossimo liberi”.
Per la Cgil “Non si possono scambiare gli eccidi fascisti con la lotta di Liberazione, che consente anche a Medusei di essere oggi democraticamente eletto. Medusei o è in malafede o ignora la storia recente del nostro Paese e, in ogni caso, le sue sono state dichiarazioni inopportune per la carica che ricopre”.
“L’orazione che ho ascoltato in consiglio regionale ha dato bene il quadro della situazione ed è stata colta da tutti i consiglieri di maggioranza e opposizione con una standing ovation – commenta il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti – Penso sia molto chiaro che cosa rappresenta per noi la resistenza e la festa della Liberazione. Una frase può uscire bene o male, ma credo che non ci sia nessuno che possa negare che tutte le vittime meritano la stessa pietà, non tutte le vittime meritano le stesse celebrazioni. Chi si è battuto per farci oggi parlare in completa libertà e vivere in una democrazia certamente vale di più di chi vale di chi si è battuto per evitare che tutto questo accadesse”.