Genova. Ben 13 nuovi ingressi di altrettanti ristoranti e, per la prima volta, uno spazio dedicato ai produttori locali: è stata presentata oggi la quarta edizione di TavoleDoc Liguria (casa editrice Multiverso), l’unica guida regionale che pone al centro i migliori ristoranti da Ponente a Levante, costituendo un vero e proprio Tavolo delle Eccellenze.
Numeri importanti per questa raccolta che ogni anno fa della sua filosofia un punto di partenza imprescindibile, ossia l’idea che siano le singole cucine regionali a rendere grande la cucina italiana: 54 ristoranti aderenti, 33 produttori e 45 perfetti abbinamenti che accompagnano le ricette di ciascuno chef.
Anche questa edizione si avvale del Patrocinio della Regione Liguria e si apre con l’introduzione del presidente Giovanni Toti: “Il 2023 si annuncia davvero come il primo anno in cui vedremo all’opera quella nuova normalità che tanto a lungo abbiamo atteso durante la pandemia. In questo ‘nuovo’ tempo, ogni regione deve fare tesoro delle sue qualità più determinanti per progettare un inedito futuro che rappresenti un’opportunità di sviluppo e attrattività. Ben venga quindi questa nuova edizione di TavoleDoc Liguria, che ci aiuta a fare il punto su quell’eccellenza che punta sullo straordinario patrimonio di gusti, sapori e di essenze che sono motivo di orgoglio per la nostra terra”.
I gioielli della ristorazione e della produzione rappresentano dunque realtà da valorizzare, mete imprescindibili per il turismo enogastronomico e risorsa fondamentale per chi ha come obiettivo l’apprezzamento della Liguria in Italia e nel mondo.
TavoleDoc Liguria si è rinnovata anche grazie alla nuova copertina che suggerisce la ricchezza della sua proposta: dal mare alla collina, passando per i centri abitati e per i vigneti che decorano i sontuosi paesaggi, il focus è sulla grande varietà che il terreno ha da offrire. Con la registrazione del marchio TavoleDoc, la guida intende proseguire la sua missione proteggendo la sua identità e tutti coloro che la animano.
“Tradizioni, sapori, legame col territorio: sono i punti chiave per valorizzare tutta la filiera agroalimentare – afferma il vicepresidente e assessore all’Agricoltura e al Marketing territoriale della Regione Liguria Alessandro Piana – che è motore della ripresa economica e tessuto comunitario vivo dalla costa all’entroterra. Ecco perché l’Assessorato sostiene convintamente un progetto importante come TavoleDOC Liguria, in cui si rendono accessibili e si promuovono con autenticità l’eccellenza agroalimentare e il fine dining nostrano dal rispetto della materia sino alle elaborazioni dei maestri di alta cucina italiana. Una guida preziosa sia per cultori sia per il grande pubblico, da cui prendere spunto per vere e proprie tappe del gusto: il turismo enogastronomico è infatti legato a filo doppio con le experience culinarie, con i processi produttivi e con le specificità del territorio”.
Il direttore editoriale Elio Ghisalberti ha portato la sua testimonianza sottolineando la ricchezza della dieta mediterranea e quanto la varietà dei suoi elementi sia oggetto di invidia per il resto della penisola.
L’editore Petra Cucci ha raccontato dell’importante riconoscimento ottenuto all’interno del TTG Travel Experience a Rimini: il Premio GIST Food Travel Award 2022 è stato assegnato alla terza edizione di TavoleDOC Liguria, per la categoria “Miglior pubblicazione di turismo enogastronomico”.
Ha poi avuto il piacere di presentare i nuovi aderenti: ben 13 ristoranti che si sono aggiunti al Tavolo delle Eccellenze della Liguria.
L’ideatore del progetto, Mario Cucci, ha parlato dei grandi cambiamenti del mondo della ristorazione, soprattutto di alto livello, ponendo l’accento sul fatto che fare rete sia una pronta risposta alle difficoltà e alle opportunità che si presentano di volta in volta.
Il segretario della CNA Genova, Barbara Banchero, alla luce dell’intesa nata con TavoleDoc ha annunciato il prossimo evento Cucina Liguria per la promozione dell’intera filiera della cucina regionale, sottolineando come i ristoranti, le cantine e i produttori siano a tutti gli effetti imprese il cui valore vada preservato, perché punti di riferimento per l’economia e di attrazione per il turismo.