Lettera aperta

Stretta sui cani, i cittadini di Carignano scrivono a Bucci: “Noi causa del degrado? Siamo offesi”

"Chiediamo orari differenziati per l'accesso dei cani senza guinzaglio a Villa Croce e un'area attrezzata all'interno del parco"

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Genova. Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta al sindaco Bucci e al presidente del Municipio Centro Est Andrea Carratù sottoscritta da un gruppo di cittadini di Carignano “in difesa dei cani” dopo la stretta annunciata dal Comune.

Spettabile sindaco Marco Bucci,
spettabile presidente Municipio I Centro Est Andrea Carratù

Vi scriviamo a seguito della stretta di controlli a Villa Croce e in tutto il quartiere di Carignano. Siamo in tantissimi e ci siamo sentiti offesi dall’accusa di ‘degrado’ a noi rivolta. In una comunità dove ormai nel 60% dei casi una famiglia ha un animale domestico, il comune e i municipi dovrebbero occuparsene. E non soltanto multando i trasgressori. Ma cercando di incontrare e ascoltare i bisogni di tutti, anche dei nostri amici a quattro zampe che non possono esprimerli con le parole.

Noi raccogliamo le deiezioni (che parola orribile) dei nostri cani, utilizziamo le bottigliette d’acqua per detergerle, e se qualcuno di noi non lo facesse e prendesse una multa sarebbe giusto, anzi giustissimo. Ci avvertiamo a vicenda se qualcuno è distratto, controllando sempre e non soltanto il nostro singolo cane. Il tema dei guinzagli è più complesso: i cani non sono nati per stare al guinzaglio, ma ci si adattano, e per le strade è giusto così. La convivenza con le auto è difficile anche per noi umani, figuriamoci per loro. Con riferimento alle multe elevate nelle ultime settimane, vogliamo sottolineare che le ore in cui più spesso avvengono i controlli sono la mattina presto e la sera, poco prima della chiusura: ore in cui nel parco siamo solitamente da soli con i nostri cani, consapevoli di non poter obbligare alla nostra presenza né gli anziani né i bambini e pronti all’occorrenza a legare rapidamente i nostri animali qualora arrivi qualcuno. Siamo convinti che sia possibile convivere tranquillamente negli stessi spazi in orari stabiliti.

D’altronde noi non abbiamo mai ritenuto un problema i bambini che all’impazzata assalgono i nostri cani per giocarci o tantomeno i nonni che ci chiedono di accarezzarli per un po’. È proprio vero che solo chi ha avuto nella propria vita un cane può sapere che esseri incredibili e portatori di amore e gioia sono. Questi animali salvano vite umane grazie alla loro attività di ricerca persona nei boschi o tra le macerie, entrano nelle Rsa e negli ospedali supportando rispettivamente ospiti e pazienti, adulti e bambini, con la pet therapy. Tengono compagnia alle persone anziane, contribuendo al mantenimento del loro stato di salute, contrastando, ad esempio, l’insorgere della depressione. Nonostante tutto questo, a loro si nega il diritto di giocare liberi su un prato con i loro amici, fare le capriole e masticare un legnetto. Chissà cosa ne direbbe l’onorevole Michela Vittoria Brambilla.

Lei sa che all’estero non è così, che ci sono comuni virtuosi dove la convivenza arricchisce la comunità. Per queste ragioni chiediamo un incontro al sindaco Marco Bucci, agli assessori competenti e al presidente del Municipio Andrea Carratù per parlare con noi e non solo con chi presenta esposti, rappresentando situazioni non esattamente veritiere. Chiediamo che vengano differenziati gli orari in cui è consentito l’accesso al Parco di Villa Croce con i cani anche liberi dal guinzaglio (ad esempio, a titolo puramente indicativo, al mattino entro le 9-9.30, l’ora di pranzo tra le 14 e le 15, la sera dopo le 18-18.30) e che venga realizzata un’area cani attrezzata all’interno del parco: siamo certamente disponibili a curarla, anche autotassandoci per il suo mantenimento.

Ci sono le regole e ci sono le eccezioni. Ci sono regole che possono cambiare, con buon senso e con la collaborazione di tutti. Noi non abbiamo presentato un esposto contro chi lascia sempre per terra le salviette umidificate o i fazzoletti di carta per coprire le deiezioni dei bimbi che giocano al parco. Non abbiamo presentato un esposto contro i bambini e ragazzi che vengono a fare pizzate o feste di compleanno o altre attività lasciando resti di cibo, carte e cartoni in quantità da comitiva, causa anch’essi del degrado della nostra città. Incontriamoci, troviamo una soluzione, evitiamo lo scontro. Siamo in tanti, davvero, e grazie ai nostri cani siamo diventati una comunità, parte di quella ‘Polis’ che dovrebbe essere il luogo del vivere quotidiano di ciascuno, nel rispetto dei bisogni e delle esigenze degli altri. Un luogo che è condiviso, dove vivono anche i nostri cani e noi con loro.

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