Genova. “Butteremo giù sicuramente il tratto di Sopraelevata che va da Principe fino all’ex mercato del pesce. È ancora in discussione il tratto da piazza Cavour alla Foce, bisogna decidere cosa fare”. A spiegarlo è il sindaco Marco Bucci durante la prima Passeggiata di Primavera sulla strada che congiunge il Porto Antico al futuro Waterfront di Levante passando accanto alle riparazioni navali.
Il “mostro” di cemento e acciaio è un elemento scenografico costante sul percorso che oggi si apre ai cittadini in un’atmosfera di carattere portuale e industriale. Le riparazioni navali non si spostano di lì, garantiscono a più riprese Bucci, il viceministro Rixi e l’architetto Renzo Piano in mattinata. Il destino della Aldo Moro, invece, è legato agli sviluppi del tunnel subportuale e non solo. “La abbatteremo? Pensiamo di sì, vedremo cosa dirà la città – precisa Bucci -. Sicuramente rimarrà in piedi il pezzo che arriva a Principe, è l’ingresso della città, un panorama aperto”.
Tunnel subportuale che ha subito una battuta d’arresto dal Consiglio superiore dei lavori pubblici, che ha rimandato il progetto ad Autostrade con una serie di prescrizioni e osservazioni. Ma il sindaco Bucci non mostra alcun dubbio sulla realizzazione dell’opera e mostra il punto in cui il percorso sotterraneo sbucherà in superficie per raccordarsi al sistema di svincoli del tunnel delle Casaccie.
Ma in quello snodo cruciale i piloni stessi della Sopraelevata rappresenteranno un’interferenza, motivo ulteriore per cui si opterà per la sua demolizione nel tratto centrale, quello che passa di fronte al centro storico. Inoltre è proprio sul destino della Aldo Moro che si sono concentrati alcuni rilievi del Consiglio superiore dei lavori pubblici, visto che il progetto non diceva nulla al riguardo. E così adesso, nel pacchetto di interventi regolato dall’accordo sottoscritto da Autostrade ed enti locali a titolo di risarcimento per il crollo di ponte Morandi, dovranno rientrare anche questi lavori.
A sopravvivere, come ha spiegato Bucci, sarà il tratto iniziale della Sopraelevata, dal nodo di San Benigno fino alla Stazione Marittima. Perché? Non c’entra solo il panorama. “L’idea è quella di congiungersi a via Buozzi con una rampa nella zona tra il parcheggio di interscambio e il Palazzo del Principe“, spiega Luigi Priano, architetto dello studio di Renzo Piano con cui il Comune affronta i temi legati alle infrastrutture che gravitano sul Waterfront di Levante. “In questo modo eviteremo di appesantire il traffico sulla strada litoranea e restituiremo alla villa l’affaccio sul mare”, aggiunge il vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici Pietro Piciocchi.
Insomma, i nodi tecnici da risolvere sono ancora molti ma Tursi sembra aver fatto le sue scelte. Anche per quanto riguarda la parte di Sopraelevata tra piazza Cavour e la Foce, nonostante la cautela di Bucci, l’orientamento prevalente è quello di demolire. Il sindaco vorrebbe poi utilizzare un antico tunnel tra Forte Stella e la rotonda di Carignano come ulteriore collegamento verso il Waterfront, in aggiunta all’ascensore già previsto dal progetto: “E quelle case – spiega Bucci indicando un paio di edifici incastrati tra corso Aurelio Saffi e la strada Aldo Moro – dovranno essere abbattute, una volta che troveremo sistemazioni alternative per gli abitanti”.
Altro obiettivo, nell’ambito della “razionalizzazione” auspicata dal viceministro Edoardo Rixi per gli spazi delle riparazioni navali, è aprire il varco di Molo Giano con accesso dalla Marina in modo da collegare la strada Foce-Porto Antico e quindi il parco del Waterfront all’uscita inferiore della stazione della metropolitana di Sarzano.