Genova. Una serata tra amici finita nel peggiore dei modi e non c’entrano la droga o l’alcol. Edoardo Addezio, questo il nome del ragazzo morto sabato sera in un appartamento di via Acquarone, nel quartiere di Castelletto a Genova, potrebbe avere battuto la testa, come hanno ipotizzato i soccorritori, o potrebbe avere avuto qualche altro tipo di malore visto che in passato il 15enne aveva sofferto di problemi cardiologici sebbene questi fossero stati curati e apparentemente risolti.
La risposta definitiva sulla causa del decesso arriverà dall’autopsia che è stata disposta dalla procura per i minori di Genova e si svolgerà mercoledì. Aperto un fascicolo per omicidio colposo. Quello che gli inquirenti si sentono di escludere, però, è che ci siano state delle “sostanze” sullo sfondo della tragedia, circostanza appurata anche dai carabinieri, a cui sono state affidate le indagini.
La vicenda ha lasciato Genova senza parole. Edoardo era insieme ai suoi amici di sempre. Una serata innocente e spensierata nella quale gli adolescenti, tutti minorenni, ragazzi e ragazze, avevano inscenato una specie di torneo di boxe con dei guantoni trovati in una stanza. Niente di particolarmente violento ma Edoardo Addezio, hanno raccontato i ragazzi, dopo essersi battuto contro un amico ha detto agli altri di non sentirsi bene, si è accasciato lamentando un forte dolore al petto e mal di testa.
Gli amici si allarmano, chiamano i soccorsi, che arrivano subito. Sul posto, immediatamente, anche i genitori e la sorellina di 13 anni, che abitano poco distante. Il padre, Enrico Addezio, è un ingegnere, figura piuttosto nota in città per alcuni ruoli in associazioni di categoria, intervistato, ha escluso che gli amici del figlio possano avere avuto colpe.
Secondo i genitori i problemi di salute del figlio – una malformazione cardiaca alla nascita risolta da un intervento al Gaslini quando Edoardo aveva un anno – non sono stati necessariamente la causa. Il ragazzo era sano, faceva sport di vario genere anche se non in modo agonistico proprio per via delle limitazioni legate alla sua vecchia malattia.
Edoardo Addezio era uno studente del Leonardo Da Vinci. Praticava tennis nella società Andrea Doria. Era un grande tifoso del Genoa. Avrebbe voluto seguire la sua squadra nelle prossime trasferte. Ma quel progetto, così come tutti gli altri della sua, è saltato per sempre.