Soluzione?

Sfollati di via Piacenza, la protesta a Tursi: Comune propone 10 alloggi di Arte a San Biagio fotogallery

Assicurati ancora dieci giorni al Novotel di Sampierdarena, in attesa di sistemare le abitazioni. Domani i primi sopralluoghi

Genova. E’ arrivata anche a Palazzo Tursi la protesta delle 10 famiglie sfollate dal civico 17 di via Piacenza sistemate in albergo dal Comune di Genova aspettando una sistemazione ‘definitiva’ in attesa di poter poi rientrare nelle case oggi rese inagibili dallo spaventoso incendio che devastò il palazzo lo scorso 14 febbraio.

Dopo il presidio a Molassana di sabato scorso, ieri, in vista della fine del pernotto in albergo, le 40 persone rimaste senza casa avevano rifiutato, dopo un sopralluogo, l’ipotesi di sistemazione in ostello, viste le sue condizioni considerate non accettabili. Oggi la protesta è arrivata in Sala Rossa: durante la seduta odierna del Consiglio comunale, infatti, gli sfollati hanno fatto sentire la loro voce, srotolando striscioni e chiedendo un intervento delle istituzioni.

Dopo la protesta, il presidio si è spostato via Garibaldi in attesa di un incontro con i rappresentanti dell’amministrazione civica. L’incontro ha avuto luogo al termine del della seduta del Consiglio, e ha avuto un esito che potrebbe aprire uno spiraglio per le famiglie rimaste senza casa: l’amministrazione, insieme ad Arte, ha individuato 10 alloggi di proprietà pubblica che saranno assegnati senza il requisito dell’isee ai dieci nuclei famigliari ancora senza sistemazione. Per i prossimi dieci giorni le famiglie potranno continuare a stare in hotel per avere il tempo di arredare gli alloggi. Per le spese sostenute sarà chiesto il rimborso all’assicurazione, previa autorizzazione delle famiglie.

Questa è la proposta fatta dagli assessori alle Politiche sociali Lorenza Rosso e alla Protezione civile Sergio Gambino e che già da domani sarà valutata dalle famiglie interessate: “Domani andremo a vedere gli appartamenti di San Biagio che ci sono stati proposti – commentano gli sfollati di via Piacenza – e valuteremo anche il canone che ci verrà proposto. Nel caso di risposta affermativa abbiamo poi dieci giorni per arredare le case a nostre spese e fare l’accesso. Valuteremo il da farsi con i nostri avvocati, soprattutto per la questione dei meccanismi di rimborso tramite le nostre assicurazioni“.

Come riportato in una nota stampa del Comune di Genova, durante l’incontro l’assessore Gambino ha ripercorso tutte le tappe della vicenda, ricordando che il Comune “ha sempre mantenuto un dialogo costante con le famiglie” mentre l‘assessore Rosso ha aggiunto che tutte le persone in situazione isee di fragilità “sono state già prese in carico dalla Direzione delle politiche sociali e Politiche della casa”.  

“L’ipotesi dell’Ostello – si legge nel comunicato stampa – sarebbe stata percorsa se tutte le dieci famiglie, ancora in hotel, avessero accettato la nuova collocazione e si sarebbe provveduto alla realizzazione delle opere di adeguamento e all’acquisto di piccoli elettrodomestici di uso quotidiano”

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