Proposta

Sanità, Massucco: “La partecipata Stella Polare sia centrale per lo sviluppo dell’offerta”

Il candidato sindaco del centrosinistra a Sestri Levante: "Chiederò a Regione Liguria di adeguare la quota sanitaria di Asl4 a quelle degli altri territori"

marcello massucco sestri levante

Sestri Levante. Riceviamo e pubblichiamo da Marcello Massucco, candidato sindaco del centrosinistra a Sestri Levante sul tema della Sanità:

“Serve una rete di assistenza diffusa sul territorio. Stella Polare centrale per lo sviluppo di una sanità territoriale. Chiederò a Regione Liguria di adeguare la quota sanitaria di Asl4 a quelle degli altri territori”

Dobbiamo lavorare nei prossimi anni per sviluppare una rete sociosanitaria sempre più diffusa sul territorio comunale e non solo. Per questo pensiamo sia importante dare nuova forza al sistema di assistenza degli anziani con infermieri di comunità che possano curare i pazienti a domicilio. L’obiettivo è portare sempre di più il servizio sociosanitario nelle case, ritardando il più possibile l’ingresso degli anziani in strutture. Questo per non stravolgere le vite delle nostre anziane e dei nostri anziani e, allo stesso tempo, garantire un servizio sanitario completo.

In questo grande processo di cambiamento della sanità territoriale è e rimarrà centrale il ruolo di Stella Polare, la società a maggioranza pubblica del Comune che gestisce la residenza protetta Le Due Palme. La casa di riposo deve aprire le proprie porte diventando un punto di riferimento non solo per il Comune di Sestri Levante ma anche per i Comuni limitrofi. Un presidio sociosanitario per la comunità.

Mentre si prova a sviluppare e a proporre l’idea di un servizio sempre più strutturato e sviluppato c’è chi lavora per il progressivo smantellamento della sanità. In barba alle esigenze delle cittadine e dei cittadini.

L’esempio più evidente è proprio quello della casa di riposo Le Due Palme, per decenni abbandonata da Regione Liguria e che, nonostante questo, continua ad essere una delle esperienze più importanti di questo Comune.

Ricordiamo che Stella Polare è per il 70% di proprietà del Comune di Sestri Levante e per il restante 30% di proprietà di Consorzio Tassano e Consorzio CRESS. Sulla gestione della casa di riposo Le Due Palme il Comune dunque non ha poteri diretti sulle condizioni contrattuali delle lavoratrici e dei lavoratori nella struttura.

L’Amministrazione Comunale ha fatto bene a garantire in queste settimane un dialogo tra le parti con l’obiettivo di arrivare a un punto di equilibrio, pur non entrando direttamente nella dialettica sindacale tra lavoratori e datore di lavoro.

Ci sono alcuni aspetti che l’Amministrazione del domani dovrà affrontare e su questo abbiamo le idee chiare e una visione ben definita. La struttura Le Due Palme ha da sempre rappresentato una delle eccellenze della città. In questi anni la casa di riposo ha garantito un servizio importante, nonostante le difficoltà degli ultimi anni segnati da pandemia e progressivo aumento dei costi. Il necessario ampliamento dei servizi in epoca Covid ha portato poi ad un inevitabile aumento delle ore di lavoro per garantire la copertura di tutte le attività integrative.

Come in tutte le strutture convenzionate gli ospiti hanno la possibilità di usufruire di agevolazioni economiche sul costo globale della retta poiché il Servizio Sanitario Nazionale provvede alla copertura della quota sanitaria. In 10 anni Regione Liguria, che ha la competenza diretta in materia, non ha mai rimodulato la quota sanitaria. La struttura dunque si è fatta carico del progressivo aumento dei costi e delle difficoltà legate alla pandemia senza mai aumentare il costo della retta. Se a questo aggiungiamo che la quota sanitaria prevista in Asl 4, cioè la copertura finanziaria da parte di Regione, è più bassa rispetto alla media regionale ecco che emergono le vere necessità per rilanciare la struttura.

Nei prossimi mesi sarà dunque necessario richiedere a Regione Liguria un adeguamento delle quote sanitarie, con quote in Asl 4 omogenee a quelle nel resto della regione. Questo porterebbe solo benefici economici alla casa di riposo e darebbe respiro alle lavoratrici e ai lavoratori in affanno da troppo tempo”.

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