Il punto

Rugby, Cus Genova. Ultime sei giornate per restare in A, Bernardini: “Lavoriamo al massimo, poi il campo deciderà”

Biancorossi ultimi con Recco, la sfida il 25 aprile. Il coach: “Sicuramente non avrei mai sperato in un derby decisivo, guardando il valore delle altre squadre probabilmente è giusto così”

Francesco Bernardini - cus rugby

Genova. Siamo della fase decisiva del campionato nazionale di Serie A, nel quale il CUS Genova Rugby si sta giocando la salvezza nel Girone 1. Ancora sei giornate da disputare, con i biancorossi attualmente al decimo posto, insieme alla Pro Recco Rugby. Analizziamo il momento della palla ovale biancorossa attraverso le parole di Francesco Bernardini, co-allenatore degli Universitari insieme a Ian Snook.

Nelle ultime tre giornate i biancorossi si sono resi protagonisti di un’ottima prova casalinga contro la capolista Rugby Parabiago, di una sconfitta esterna contro il Rugby Noceto e dello stop casalingo contro l’Amatori Alghero, diretta concorrente per la salvezza. “Stiamo vivendo alti e bassi – commenta Bernardini – sicuramente non stiamo vivendo un momento di particolare fortuna anche ai tanti infortuni di queste settimane”.

Sono tanti i giocatori biancorossi out al momento, un aspetto che “non ci aiuta a esprimerci al meglio in quanto abbiamo una rosa abbastanza stretta”. In questo senso un grande apporto alla prima squadra è dato dalla seconda squadra: “Un supporto veramente importante e determinante”.

Se i risultati faticano ultimamente ad arrivare, il gruppo continua comunque a essere unito. “Dal punto di vista dell’amalgama tra i ragazzi c’è stato sicuramente un miglioramento – commenta il coach – questo è l’aspetto sicuramente più positivo”. Parlando invece di aspetti che necessitano di aggiustamenti, Bernardini è altrettanto chiaro: “Dobbiamo mantenere la concentrazione in partita soprattutto nei momenti più complicati. È capitato per perdessimo lucidità per errori nostri o magari per decisioni arbitrali contestate e questa cosa rischia ogni volta di penalizzarci”. Un aspetto su cui gli Universitari comunque stanno lavorando: “Con Snook diciamo ai ragazzi di dividere le partite in quattro parti, non in due tempi, in modo da lavorare di venti minuti in venti minuti, al fine di rimanere più concentrati possibile”.

Una sfida, il derby contro il Recco del 25 aprile allo Stadio Carlini-Bollesan, che con ogni probabilità sarà decisiva per la salvezza. “Sicuramente non avrei mai sperato in un derby decisivo – ammette Bernardini – guardando il valore delle altre squadre probabilmente è giusto così”. Rimane comunque un po’ di rammarico, in quanto “abbiamo sbagliato alcune partite e probabilmente potevamo essere più su”.

Il Recco ha in programma ancora la sfida in casa contro l’Alghero, già salvo, e quindi la corsa per i biancorossi potrebbe essere più complicata. “Lavoriamo al massimo e poi il campo deciderà – commenta il tecnico – ma lavoriamo soprattutto per costruire anche per le prossime stagioni indipendentemente dalla categoria”.

Una squadra, quella degli Universitari, composta da un solido blocco di giocatori genovesi e supportata al massimo anche dalla seconda squadra, soprattutto in un momento caratterizzato da tanti infortuni. “Il nostro obiettivo per i prossimi anni dev’essere quello di potenziare sempre di più il nostro settore giovanile – traccia la via Bernardini – dobbiamo sfornare sempre più giocatori”. Allo stesso tempo il tecnico si dice soddisfatto dell’apporto dei giocatori arrivati da fuori città. “Coloro che sono venuti da fuori sono stati personaggi positivi nel gruppo, quando è stato necessario ci hanno sempre messo la faccia. Il peccato è proprio l’amalgama che forse non si è creata in tempo per vivere un campionato più tranquillo, purtroppo il tempo è tiranno e proprio per questo dobbiamo avere come obiettivo quello di avere un blocco di giocatori costante ogni anno. Un gruppo di atleti al quale aggiungere qualche tassello, magari anche da fuori ma che completi una squadra già consolidatasi nella stagione precedente”.

“Sono abbastanza contento dei ragazzi – conclude il coach – anche se ovviamente mi dispiace per i risultati. Speriamo di finire al meglio la stagione e, se non ci riuscissimo, dovremmo comunque lavorare per quella successiva facendo tesoro dell’esperienza di questa annata”.

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