Disagio

Rogo via Piacenza, gli sfollati del civico 17 dicono no all’ostello: “Inabitabile, vogliamo case e dignità” fotogallery

Questa mattina il sopralluogo nella struttura del Righi: "Dopo un mese dall'incendio è questa la soluzione?"

Genova. Prese della corrente scoperte, bagni in comune parzialmente rotti, porte divelte, spazi inagibili e polvere. Questo è come si è presentato l’ex ostello della gioventù del Righi, proposto come soluzione abitativa per gli sfollati di via Piacenza 17, rimasto senza casa oramai più di un mese fa, esattamente nella notte del 14 febbraio a causa di un vasto rogo che ha distrutto gli ultimi piani dell’edificio.

Per questo motivo le quaranta persone fino ad oggi ospitate in albergo hanno detto no alla proposta di essere alloggiati nella struttura di via Costanzi, rimasta chiusa per oltre un anno e mezzo e che da venerdì è stata oggetto di una sistemazione d’emergenza per accogliere gli sfollati.

Non è una soluzione dignitosa, soprattutto dopo che sono passati quasi 40 giorni – racconta uno sfollato durante il sopralluogo – ci sono famiglie con bambini e anziani e qua non possiamo neanche cucinare qualcosa perché i locali cucina sono fuori uso, non sappiamo quanto dovremmo stare in questa situazione che ci sembra inaccettabile”.

I lavori per la messa in sicurezza dello stabile distrutto dalle fiamme potrebbero infatti essere lunghi, molto lunghi. Si parla di sette mesi solo per la messa in sicurezza dello stabile, e la costruzione del pallone per proteggere il tetto, mentre per ripristinare l’abitabilità potrebbero volerci anche due anni.

“Non è pensabile che in un mese non si sia trovata una soluzione dignitosa – spiega un’altra sfollata – ci sono decine di appartamenti sfitti di proprietà pubblica, e solo ad alcuni di noi, in base all’Isee, sono stati offerti appartamenti Arte a San Biagio e a Voltri, dall’altra parte della città. Impossibile da gestire con le esigenze di scuola e lavoro”.

La situazione quindi è rimasta in stallo: la soluzione non accettata dell’ex ostello rimette tutto in discussione e gli sfollati chiedono di restare in albergo fino a che non ci sia una proposta “dignitosa”.

Nel pomeriggio è previsto un incontro tra gli sfollati e l’amministrazione comunale per provare a trovare una nuova mediazione.

In sopralluogo all’ex ostello Fabio Ceraudo e Stefano Giordano, consiglieri comunale e municipale del M5s: “L’ostello versa in condizioni inaccettabili tanto da un punto di vista
igienico-sanitario, quanto da quello della sicurezza, essendo carente persino per quanto riguarda le normative dell’antincendio. Non sono nemmeno stati acquistati dei materassi nuovi – affermano – il sopralluogo la dice lunga sulla totale inadeguatezza della giunta Bucci ad affrontare le emergenze. Chiediamo un intervento del prefetto e ringraziamo chi sta lavorando all’interno dello stabile: assistenti sociali, Protezione civile e lavoratori del Comune. Fanno quello che possono con i pochi strumenti messi a disposizione dalla politica comunale. Che ancora una volta si dimostra solerte con le passerelle mediatiche ma inadeguata di fronte alle emergenze”.

Sulla questione anche Gianni Pastorino, capogruppo di Linea Condivisa in consiglio regionale: “Penso che il Comune debba pensare a soluzioni più dignitose per le cittadine e i cittadini che già hanno subito una grande perdita” e ancora “Su questioni internazionali la macchina comunale di solidarietà si è mossa con solerzia ma quando si tratta di trovare soluzioni dignitose per i residenti di questa palazzina l’Amministrazione propone soluzioni assolutamente non sufficienti”.

“Chiederò spiegazioni alla giunta Bucci – aggiunge Filippo Bruzzone, capogruppo in consiglio comunale della Lista Rosso Verde – ci sembra inverosimile che non si possano trovare soluzioni migliori come, ad esempio, il trasferimento degli inquilini in alcune case sfitte dell’area ex Boero a Molassana con un affitto calmierato”.

“Sappiamo bene che l’Ostello della Gioventù, allo stato attuale, ha necessità di lavori per accogliere le famiglie: per questo avevamo già predisposto l’attivazione di interventi di manutenzione e l’acquisto di mobilio e piccoli elettrodomestici per l’uso quotidiano qualora ci fossero state delle famiglie interessate a trasferirsi dall’hotel nella struttura. Pertanto il reportage fotografico diffuso alla stampa dal Movimento 5 Stelle ha la sola finalità di strumentalizzare, a livello politico, una drammatica situazione in cui si trovano 25 famiglie che fin dal primo giorno stiamo seguendo e supportando con ogni mezzo a disposizione dell’amministrazione per alleviare il disagio di vivere fuori dalla propria casa”.

Lo dichiara l’assessore alle Politiche sociali Lorenza Rosso. “Fino a oggi – spiega l’assessore Rosso – nessuno dei residenti nel civico 17 di via Piacenza ha accettato soluzioni alternative all’hotel dove attualmente sono ospitate. Abbiamo inizialmente proposto alcuni appartamenti di proprietà del Comune che non hanno incontrato il consenso delle famiglie in quanto non ammobiliati. Il Comune di Genova, nonostante il danno subito dalle famiglie sia imputabile solo a una questione tra privati, continuerà a supportare e aiutare le famiglie con tutti gli strumenti a disposizione della nostra amministrazione”.

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