Genova. Nessun cortocircuito di un’ auto ibrida come ipotizzato inizialmente dai vigili del fuoco ma, come sospettavano gli investigatori della Digos, un blitz incendiario nell’ambito delle azioni mette in atto in questi mesi dagli anarchici in solidarietà ad Alfredo Cospito.
L’incendio delle tre auto aziendali bruciate questa notte nel parcheggio della sede di Iren sotto il parco dell’Acquasola è stato rivendicato a tempo di record sul alcuni siti di area anarchica.
“La notte del 31 marzo abbiamo attaccato col fuoco alcuni veicoli del gruppo Iren, società leader in Italia nel servizio del teleriscaldamento, operante nella produzione e distribuzione di energia elettrica e nei servizi tecnologici”-comincia il comunicato in cui gli ignoti autori spiegano il perché della scelta di colpire il gruppo: “Iren è una società giovane ma con una postura imprenditoriale da veterana in linea con tutte le altre multinazionali criminali come Eni e Benetton che traggono profitto dalla distruzione e saccheggio dei territori in giro per il pianeta”. Non solo: “Se poi aggiungiamo, notizia delle ultime settimane, che IREN ha stretto accordi con l’israeliana Mekorot società idrica che attua l’apartheid dell”acqua al popolo palestinese, allora la scelta di attaccarla è stata più che azzeccata” proseguono.
“Il nostro pensiero va ad Alfredo che con la sua lotta, vero manifesto di dignità e libertà, ci ha dato la forza e il coraggio di metterci in gioco”. Sull’identificazione degli autori del blitz incendiario indaga la Digos.
Due settimane fa sempre a Genova sulle alture del Righi era stato danneggiato un ripetitore: anche in questo caso l’azione era stata rivendicata dagli anarchici.