Sanità

Punto nascita a Voltri, Candia (Lista Sansa): “Regione mantenga la maternità”

"Chiediamo di risolvere le ambiguità sul piano sociosanitario"

Generico marzo 2023

Genova. “Chiediamo alla Regione di risolvere l’ambiguità del piano sociosanitario sulla chiusura del punto nascita di Voltri, mantenendo il presidio aperto almeno fino all’entrata in funzione del nuovo ospedale del ponente agli Erzelli”. Questa la richiesta della consigliera regionale della Lista Sansa Selena Candia.

“Nel piano sociosanitario annunciato dalla Giunta Toti non viene scritta la decisione, anticipata a voce dall’assessore Gratarola, di chiudere il punto nascita dell’ospedale di Voltri – sottolinea la consigliera regionale -. Ospedale che tra l’altro viene definito ‘San Carlo’ nel piano, ovvero la denominazione che aveva fino al 2011, prima di diventare ‘Evangelico’”. “Durante la seduta di Consiglio di ieri – aggiunge Candia – ho provato a presentare un ordine del giorno per chiedere un chiarimento in tal senso e un impegno a mantenere il punto nascita di Voltri almeno fino all’entrata in servizio del nuovo ospedale del ponente, ma la maggioranza di centrodestra non ha voluto firmare il documento. Senza l’unanimità non è potuto passare ieri, ma ho già depositato l’ordine del giorno per calendarizzarlo nella prima seduta utile di Consiglio”.

Selena Candia ricorda anche che da parte del Ministero non esisterebbe la pressione tanto ventilata dalla maggioranza di centrodestra per chiudere il punto nascita. “A Voltri lo scorso anno ci sono stati circa 600 parti, un numero perfettamente in linea con le richieste ministeriali di mantenimento di un presidio che possa garantire dai 500 ai mille parti – evidenzia Candia -. I parametri del Ministero poi bisogna ricordare che non sono solo numerici ma tengono in considerazione anche la morfologia del territorio. A Pantelleria ad esempio i numeri dicono che ogni anno ci sono meno di 100 parti, ma essendo un’isola il punto nascita resta aperto”. “Nel ponente genovese – aggiunge la consigliera regionale – abbiamo solo l’autostrada, con tutti i disagi che dovremo sopportare ancora per anni per i cantieri, e l’Aurelia, quindi non possiamo considerare i 45 km che separano Villa Scassi dal San Paolo di Savona come la stessa distanza che può essere percorsa tra due cittadine nel mezzo della pianura Padana”.

A tutte queste motivazioni, si aggiunge poi anche il tema dell’organizzazione del personale e delle partorienti in un eventuale accorpamento tra Voltri e Villa Scassi. “Se questo fosse il disegno – osserva Candia – sarebbe curioso capire come si pensa di poter far stare nel reparto di Maternità di Sampierdarena, che non ha una superficie enorme, tutto il personale e tutte le partorienti di Voltri”.

“Per tutti questi motivi – conclude Candia – noi continueremo a stare al fianco dei cittadini del ponente, dei sindaci, dei medici, dei comitati e di tutte le persone che continuano a chiedere, in modo assolutamente giustificato, il mantenimento del punto nascita di Voltri, almeno fino all’entrata in funzione del nuovo ospedale agli Erzelli”.

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