Il caso

“Mio padre di 93 anni da giorni sulla barella del pronto soccorso”. Il Galliera: “Afflusso superiore al normale”

La denuncia arriva da Claudio Rezzano: "Lì è sottoposto alle terapie necessarie, ma senza avere la possibilità di muoversi, di alzarsi, di avere un contatto umano che lenisca o limiti il suo già importante disorientamento"

pronto soccorso

Genova. Un odissea a cui ha assistito inerme senza la possibilità di intervenire per provare ad alleviare le sofferenze patite dall’anziano padre. Questa in sintesi la vicenda raccontata da Claudio Rezzano che da martedì sera sta tenendo il fiato sospeso per le sorti di suo papà, 93 anni, ricoverato al pronto soccorso del Galliera.

“Da martedì notte è su una barella del box 3 del Pronto Soccorso perché non ci sono posti letto liberi – racconta – Lì è sottoposto alle terapie necessarie, ma senza avere la possibilità di muoversi, di alzarsi, di avere un contatto umano che lenisca o limiti il suo già importante disorientamento. Forse ritornerà a casa con i bronchi in ordine, ma che sarà del suo fisico dopo così tanta immobilità forzata? E cosa sarà della sua mente che ne rimarrà sicuramente scioccata”, si chiede nella lunga mail di denuncia inviata questa mattina agli organi di stampa. Una situazione per la quale lui non ha potuto fare niente, visto che ai pronto soccorsi genovesi è ancora interdetta la visita di congiunti e parenti per motivi ancora legati al Covid.

Genova24 ha contattato il Galliera per chiedere riscontro di questa vicenda e una spiegazione di quanto avvenuto. Questa la risposta: “Si precisa che il signor Armando Rezzano è giunto in Pronto Soccorso poco prima delle 01:00 di mercoledì 22, giornata durante la quale, come si può evincere dai dati pubblici di afflusso ai punti di primo soccorso metropolitani, si è registrato un afflusso superiore all’atteso. Il ricovero del paziente era stato previsto nella giornata di oggi, all’esito degli opportuni approfondimenti clinici ritenuti necessari al completo inquadramento clinico. Si ricorda che durante la permanenza in Pronto Soccorso i pazienti sono gestiti e seguiti dal personale presente alla stregua di un reparto di degenza“.

Una vicenda che arriva all’indomani della presentazione del nuovo piano socio-sanitario di Regione Liguria, dove nulla cambia per l’organizzazione dei pronto soccorso. A Genova ci saranno due Dea di secondo livello (San Martino e Gaslini), due Dea di primo livello (Galliera e Villa Scassi) e un pronto soccorso (l’Evangelico). A Lavagna rimane un Dea di primo livello. In aggiunta rimarranno i punti di primo intervento al Gallino di Pontedecimo e al Micone di Sestri Ponente.

In questi mesi Genova24 ha più volte raccontato e documentato le criticità del pronto soccorso del Galliera dove in diverse occasioni le pubbliche assistenze hanno denunciato tempi di attesa molto lunghi per recuperare le barelle in dotazione alla ambulanze, con relativo allungamento delle tempistiche di rientro dei mezzi.

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