Genova. Dopo la paura e la tragedia, arriva la mazzata. Ed è molto salata. Per far partire i lavori e gli interventi di difesa e recupero dell’edificio di via Piacenza 17 devastato da un incendio lo scorso 14 febbraio, infatti, servono immediatamente 700mila euro. Una cifra che ricade totalmente sulle spalle dei residenti, che dovranno anticipare il denaro in attesa che venga accertata la verità fattuale con la determinazione dei relativi rimborsi assicurativi.
A dirlo la amministratrice del condominio Veronica Pesce, che dopo gli appelli a mezzo stampa dei giorni scorsi, ha lanciato un nuovo grido di aiuto rivolto a tutta la comunità cittadina. “Una cifra consistente per ogni famiglia – sottolinea – e che sarà difficile da reperire per poi far partire i lavori”. Sono 96 le persone che ancora oggi, a quasi un mese dall’evento sono sfollate: alcuni di loro hanno perso tutto, altri sono in attesa che l’edificio possa tornare agibile per valutare cosa rimane dei loro affetti.
“Per questo motivo già da qualche giorno abbiamo attivato un raccolta fondi per permettere a queste persone di trovare questi soldi e far quindi partire i lavori”, sottolinea Pesce. Lavori necessari per mettere in sicurezza il palazzo, la cui copertura è andata totalmente distrutta, mentre le centinaia di litri d’acqua usati per spegnere le fiamme sono percolati in tutta la struttura, fino al piano terra.
“Chiediamo a tutti i cittadini di Genova di far sentire ancora tutta la solidarietà della città verso di noi – ha detto una residente sfollata – ogni contributo per noi è fondamentale. Ma non solo: i tempi saranno lunghi, e molte persone dovranno trovare una soluzione abitativa temporanea: per questo che cerchiamo case in affitto a prezzo accessibile per chi ha perso tutto o quasi“.
Per fare ciò sarà necessario installare un pallone protettivo, previa installazione di impalcature. Il tutto, al momento, a spese degli stessi residenti. Per questo motivo, per sostenere chi di fatto ha perso tutto, o quasi, è partita in questi giorni la raccolta fondi per contribuire almeno in parte a questa spesa che rischia di essere il ‘colpo finale’ per molte famiglie. Per fare ciò è stato diramato un iban specifico che corrisponde al conto corrente dello stesso condominio: IT 27 U 02008 01404 000004373913.