Genova. In attesa dell’esito delle indagini da parte della Procura di Genova sulle responsabilità per la morte del 14enne Andrea Demattei, il giovane canoista deceduto in seguito ad ipotermia dopo che era rimasto incastrato con la canoa durante un allenamento di risalita del fiume Entella.
Nel registro degli indagati sono al momento iscritti i tre istruttori di Andrea, il responsabile legale della società e anche quattro vigili del fuoco, questi ultimi per i presunti ritardi nei soccorsi come hanno denunciato più volte i famigliari del ragazzo.
Ora gli stessi famigliari hanno deciso di dar vita a un comitato, chiamato proprio “Per Andrea“, nato con lo scopo “di fare chiarezza e capire quali modalità di soccorso siano state effettuate in acqua e a terra per risolvere l’incidente accaduto”.
Il Comitato – si legge nella nota diffusa dai promotori – “vuole individuare tutte le responsabilità che hanno trasformato un banale incidente avvenuto in pieno centro abitato nella morte di un ragazzo di 14 anni. Inoltre il comitato si prefigge di intraprendere ed agire tutte le azioni che lo stesso definisce necessarie ; per chiedere con forza alla luce di tutte le inefficienze, inadempienze e mancanze tecniche ed operative rilevate, un piano di emergenza idoneo per tutta la comunità della quale Andrea faceva parte, affinchè la sua morte non sia stata vana”.
Domenica il comitato organizzerà la prima iniziativa con una “marcia per Andrea”. L’appuntamento è per domenica 12 marzo alle 10,30 in piazza Roma a Chiavari con il raduno dei partecipanti e alle 11 la partenza della marciq che percorrerà le vie cittadine dei comuni di Chiavari e Lavagna per terminare sotto il ponte della Maddalena .
leggi anche

“Andrea Demattei soccorso in ritardo e con manovre sbagliate”: 11 indagati per la morte del giovane canoista, 9 sono vigili del fuoco
