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Giornata della lettura, Giuseppe Marcenaro: “Genova non ha un libro che la rappresenti, che peccato”

"Dublino ha "Gente di Dublino" di James Joyce, la Sicilia invece ha "I Viceré" di Federico De Roberto. Genova non ha il libro della città"

giuseppe marcenaro

Genova. “Leggere è ritrovare se stessi nelle pagine di un altro” afferma Giuseppe Marcenaro – intelluttuale, scrittore, saggista e giornalista genovese, classe 1942 – in occasione della Giornata nazionale per la promozione della lettura, in corso oggi, e istituita nel 2009, per ricordarci quanto sia importante leggere e incoraggiare la circolazione dei libri.

– La lettura può essere considerato un talento?

“In un certo senso sì. La lettura è la manifestazione sublime dell’umano, un modo per salvaguardare la lingua – nostro bene prezioso – e soprattutto un modo per edificare e arricchiere il proprio io“.

– Quale libro ha sul comodino?

“Mi piace avere a portata di mano grandi classici come per esempio “La cognizione del dolore” di Carlo Emilio Gadda, “I promessi sposi” di Alessandro Manzoni e diversi titoli di Giacomo Leopardi. Questi sono tre autori importanti, in grado di rendere sublime la lingua italiana”.

– La lettura, accennava, è la salvaguardia della lingua…

“Sì, ma occorre leggere autori del passato perché ciò avvenga, essi erano in grado – attraverso una profondità di pensiero e un ragionamento ben strutturato, di far ‘vibrare’ la lingua grazie alla scelta della parola giusta. Gli autori e i libri di oggi invece presentano una tale povertà e qualità molto bassa di scrittura”.

– Cosa sono le parole?

“Le parole rappresentano la nostra coscienza, sono come una sorte di struttura chimica che ci rispecchia. Hanno a che fare anche con la matematica“.

– Qual è il suo autore preferito?

“Stimo molto Giuseppe Pontiggia, mancato nel 2003. Era un grande amico e intellettuale, consulente editoriale, editorialista e scrittore, noto per il romanzo “Il giocatore invisibile” del 1978. Grande stima anche per Daniele Del Giudice, mancato nel 2021, noto per “Lo stadio di Wimbledon” il suo primo romanzo, pubblicato nel 1983″.

– Quale libro, ritiene, abbia cambiato il nostro tempo?

“Il nome della rosa” di Umberto Eco, che ho riletto di recente, e “Se questo è un uomo” di Primo Levi. Due titoli molti distanti tra loro ma al tempo stesso molto significativi e indelebili, con i quali ci si deve necessariamente confrontare“.

– Qual è il luogo in cui più di tutti ama leggere?

“Amo leggere durante i viaggi in treno e a casa, al pomeriggio o alla sera, a letto, prima di dormire. Ma credo che ogni luogo sia adatto alla lettura se si possiede un buon libro“.

– Genova è stata recentemente proclamata capitale italiana del libro dal ministero della Cultura. Cosa ne pensa?

“Credo che di per sé sia un fatto positivo, indubbiamente. Ma si tratta di un riconoscimento che accende le luci su una questione piuttosto eclatante, ossia che a Genova manca un libro che la rappresenti sia per quanto riguarda la storia sia l’attualità. Per esempio, Dublino ha “Gente di Dublino” di James Joyce, la Sicilia invece ha “I Viceré” di Federico De Roberto. Ecco, Genova non ha il libro della città, ed è un vero peccato per una città ricca di storia e cultura come la nostra”.

Giuseppe Marcenaro è noto anche per possedere un patrimonio librario di oltre 30 mila titoli, tra cui le prime edizioni di molti capolavori della letteratura francese, nonché l’intera opera di Eugenio Montale in prima edizione.

I libri si trovano attualmente in un appartamento di via Balbi. Marcenaro non ha eredi e teme che quando non ci sarà più, la biblioteca non trovi una conveniente collocazione.

Da anni si sta cercando, con appelli all’amministrazione comunale, di trovare un’adeguata sistemazione. Sulla questione è intervenuto anche il Sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi che ha sollecitato il sindaco di Genova Marco Bucci, a trovare una soluzione per la salvaguardia e conservazione della straordinaria biblioteca.

– Ancora non si è trovato un luogo in città che possa accogliere la sua immensa biblioteca…

“Non ne voglio parlare. Sono furioso con l’amministrazione” ha tagliato corto Marcenaro.

Iniziative a Genova

Il Sistema Bibliotecario Urbano del Comune di Genova, per l’occasione partecipa con una serie di iniziative – letture ad alta voce, sfide letterarie, laboratori di scrittura, approfondimenti sui fumetti giapponesi – volte a sottolineare l’importanza della lettura come strumento insostituibile di diffusione della cultura, di conoscenza e libertà in una società orientata alla tolleranza e alla multiculturalità.

“I libri raccontano storie, stimolano l’immaginazione, aiutano il linguaggio ma soprattutto aprono la mente – spiega il Sistema Bibliotecario di Genova – la Giornata della lettura ci ricorda quanto sia importante leggere, incoraggiando la circolazione dei libri e stimolando, già da piccoli, il piacere della lettura“.

Qui il programma completo delle iniziative.

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