Lotta

Gioco d’azzardo, il coordinamento: “A Genova ancora diversi elementi da controllare”

Gli attivisti di "Mettiamoci in gioco" hanno incontrato i consiglieri comunali

gioco d'azzardo

Genova. Lunedì si è svolto un incontro sul tema dell’azzardo tra i capigruppo del Consiglio comunale genovese e il coordinamento territoriale “Mettiamoci in gioco”. L’appuntamento conclude il ciclo di incontri con le istituzioni locali e segue quelli già avvenuti con i consiglieri regionali. Obiettivo del coordinamento è quello di sollecitare l’applicazione delle leggi e dei regolamenti già esistenti, finalizzati a garantire la tutela del cittadino su un tema che rappresenta una vera e propria piaga sociale.

“L’interlocuzione è stata efficace – riferiscono Antonio Molari e Domenico Chionetti – e sono emerse disponibilità per la riattivazione della Consulta, adottata con deliberazione cel Consiglio comunale numero 21 – strumento indispensabile per l’applicazione integrale del regolamento sale da gioco e giochi leciti. Rimangono ancora da verificare le questioni legate a orari, distanze dai punti sensibili (ad esempio la distanza delle “macchinette” dalle scuole dell’obbligo), le pubblicità ecc., tutti elementi che devono essere maggiormente indagati e controllati”.

“In linea di massima i consiglieri di Comune e Regione hanno prestato la corretta attenzione alla presentazione del dramma delle vittime dell’azzardo che interessa la salute, la finanza e il fallimento sociale di molti cittadini genovesi e liguri, sensibilità che purtroppo non si è avuta dalla giunta regionale che, come noto, ha bocciato l’emendamento presentato dall’opposizione che veniva incontro a parte delle ragioni presentate dal coordinamento”.

“La politica ha il dovere di considerare l’azzardo un grave problema che ha ricadute drammatiche su persone e famiglie e non può essere un tema utilizzato per accattivarsi o meno consensi elettorali. Il Coordinamento continuerà nell’opera di informazione e persuasione affinché anche Genova, come molti altri comuni, rispetti le regole e le limitazioni indicate dalla legge 17 del 2013 rispetto al gioco d’azzardo”, concludono Molari e Chionetti.

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