Reazione

Genova capitale del libro, biblioteche in affanno: “Apertura notturna? Irreale”

Il sindaco Bucci ha affermato che tra gli obbiettivi dell’amministrazione, dopo il riconoscimento ottenuto, sarà “l’apertura di biblioteche e archivi anche di sera e alla notte"

Inaugurazione Biblioteca Saffi

Genova. “Forte carenza di personale e di personale qualificato in ambito digitale. Oggi le biblioteche genovesi – per lo più municipali – sono in forte sofferenza, difficilmente riescono a restare aperte un’intera giornata e a soddisfare le richieste degli utenti” afferma Valentina Sonzini, presidente regionale di Aib, associazione italiana biblioteche, commentando il riconoscimento ottenuto da Genova, quale capitale italiana del libro 2023, anche grazie al sistema bibliotecario urbano.

E prosegue: “Genova capitale italiana del libro? Senz’altro un bel riconoscimento, in linea e coerente con il percorso culturale portato avanti in questi anni, durante i quali la città si è aggiudicata anche il titolo ‘Genova città che legge’, ma rimane l’amaro in bocca per la criticità in cui versano gli istituti culturali e le biblioteche cittadine. Bisognerebbe investire di più su assunzioni e formazione“.

“Oggi le biblioteche non sono più, come in passato, solo un luogo di consultazione e prestito libri, ma un vero e proprio luogo di incontro e di studio per molti giovani. Gli utenti richiedono inoltre sempre più servizi digitali. Ma purtroppo, in molti casi, il personale presente in biblioteca, oltre a scarseggiare, non è giovanissimo e non ha competenze specifiche tali da attivare, per esempio, la libreria digitale“.

Genova capitale del libro, sindaco Bucci: “Apertura di biblioteche e archivi anche di sera e alla notte”

Il sindaco di Genova e assessore alla Cultura Marco Bucci, ieri in collegamento video durante la cerimonia di proclamazione, ha affermato che tra gli obbiettivi dell’amministrazione, dopo questo riconoscimento ottenuto, sarà “l’apertura di biblioteche e archivi anche di sera e alla notte e l’attrazione di importanti personaggi del mondo della cultura in città”.

Una frase che ha sollevato molte perplessità, non solo tra i bibliotecari ma anche tra i sindacalisti.

“L’apertura notturna delle biblioteche? Credo che il sindaco Bucci non abbia tenuto conto di cosa comporti realmente questa scelta. Attualmente le biblioteche genovesi non potrebbero mai restare aperte di sera o di notte, a malapena riescono di giorno, perché manca il personale. E poi, davvero c’è bisogno di un’apertura notturna?” continua ancora Valentina Sonzini.

E prosegue: “Se il sindaco intende tenere aperte le biblioteche per accogliere giovani che vogliono studiare alla sera, e quindi esclusivamente come luogo di studio, allora è sufficiente che sia presente una guardia o un addetto alla sicurezza della sala. Altrimenti, per effettuare servizi bibliotecari, deve essere presente personale qualificato che al momento scarseggia fortemente”. Poi conclude: “Bella l’idea dell’apertura notturna, ma ad oggi ben poco praticabile“.

“Forse Bucci vorrà affidare l’apertura notturna delle biblioteche a qualche volontario? Scherzi a parte, questa frase mi sembra più un’esternazione di propaganda che una vera e propria proposta concreta – afferma Luca Infantino, segretario generale della Funzione Pubblica Cgil – al momento gli organici non permettono assolutamente di muoversi in questa direzione”.

E conclude: “Sarebbe opportuno che il sindaco Bucci si metta prima di tutto in contatto con i sindacati per valutare al meglio le decisioni da prendere da questo punto di vista. Al momento occorre un importante piano assunzionale”.

 

 

 

 

 

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