Il commento

Forno crematorio ‘sospeso’, Lodi (Pd): “Il momento di fare chiarezza per un impianto considerato insalubre”

"Andrebbe infatti a coprire un bacino extra cittadino. Con questa sospensione, speriamo che venga presto convocata una commissione consiliare come era stato promesso"

cristina lodi

Genova. A seguito della notizia della sospensione da parte del Tar della procedura di affidamento dei lavori per la costruzione del nuovo forno crematorio di Staglieno dopo il ricorso presentato da RTI Altair, la consigliera comunale del Partito Democratico Cristina Lodi (PD) ha presentato un’interrogazione urgente sul tema.

“Visto che è stato accolto il ricorso al Tar presentato da RTI Altair (prima aggiudicataria) nei confronti di RTI Crezza (proponente del progetto) e che l’udienza si terrà a maggio – afferma la consigliera Lodi – l’amministrazione ha intenzione di fare celermente la commissione comunale con l’assessore Campora e l’assessore Piciocchi prevista dalla commissione del 3 ottobre scorso? Ha intenzione di sospendere il progetto viste le già iniziali contraddittorietà messe in evidenza anche dalla mancanza della normativa regionale di regolamentazione del settore rispetto a qualità dell’aria e pericolosità per impianti considerati industria insalubre di prima classe?”.

Secondo la consigliera le perplessità sarebbero tante: “Abbiamo a che fare con un impianto industriale molto delicato, con una mancata regolamentazione sia in termini di qualità dell’aria sia in termini di fabbisogno regionale; andrebbe infatti a coprire un bacino extra cittadino. Con questa sospensione, speriamo che venga presto convocata una commissione consiliare come era stato promesso. Nel frattempo, chiederò spiegazioni in aula”.

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