Genova. Il pubblico ministero Elena Schiavetta ha disposto l’autopsia sul corpo di Eros Coppola, l’escursionista trentenne, che di mestiere faceva l’elettricista, morto domenica mattina dopo essere precipitato per 20 metri dal sentiero del Bacio o ‘sentiero delle catene’ nel parco di Portofino.
Secondo quanto raccontato dalla fidanzata ai carabinieri della compagnia di Santa Margherita, lei si trovava immediatamente davanti al fidanzato. Mentre lo ha visto scivolare ha cercato di trattenerlo ma purtroppo inutilmente. La donna, sotto choc, era rimasta bloccata ed è stata soccorsa da un’altra coppia che già aveva attraversato il tratto e che ha chiamato i soccorsi.
Il tratto, all’interno di un sentiero classificato per “escursionisti esperti“, presenta nel punto in cui è caduto Coppola, una catena d’acciaio molto lasca a cui tenersi ma in caso di scivolamento non è detto che le mani possano reggere il peso del corpo.
Per consentire gli ulteriori accertamenti la Procura ha aperto un fascicolo per omicidio colposo contro ignoti. Al momento il sentiero non è sotto sequestro e quindi sarà normalmente percorribile il prossimo fine settimana, come avviene fra l’altro sempre trattandosi di un sentiero molto frequentato.
I sentieri classificati come “EE” (escursionisti esperti) non presentano particolari obblighi per chi li attraversa a differenza per esempio di una via ferrata che è possibile affrontare solo con dotazioni di sicurezza quali il casco e l’imbracatura con moschettoni da agganciare alla via. Per questo devono essere affrontati con particolare attenzione e non sempre accade, soprattutto in luoghi come il monte di Portofino, meta ogni fine settimana di migliaia di turisti.
Sul sentiero del Bacio fra l’altro, negli scorsi mesi, i volontari del soccorso alpino avevano lanciato l’allarme proprio a causa di diversi incidenti e soprattutto dei numerosi turisti ‘bloccati’ dalla paura e soccorsi a metà del tratto.