I dati

Donne e imprese: Genova agli ultimi posti in Italia per nuove aziende femminili dopo la pandemia

L'ultimo report, relativo al 2021, sull'imprenditoria femminile mostra come il gender gap non riguarda solo chi fa la dipendente

donna imprenditrice, impresa femminile

Genova. Il gender gap non è solo questione di stipendi, le barriere e le diversità tra uomo e donna riguardano anche chi prova a fare impresa. Lo dicono i numeri.

Se la Cgil appena ieri aveva diffuso i dati Inps relativi a occupazione, ore lavorate e retribuzione media riferiti al genere in Liguria, mostrando che la lavoratrice donna guadagna mediamente 10 mila euro in meno all’anno rispetto al lavoratore maschio, e la Cisl Liguria evidenziava l’aumento del precariato con un incremento dei contatti non a tempo indeterminato da 53 mila nel 2021 a 65 mila nel 2022, non va molto meglio anche tra chi decide di aprire un’azienda propria.

In Liguria si trova il 2,77% delle imprese femminili italiane, nel territorio regionale sono il 22% rispetto alla totalità delle imprese, quint’ultimo posto nazionale a livello percentuale, e se a livello governativo si cerca di favorire l’imprenditorialità in rosa con bandi e fondi, l’insufficienza di risorse finanziare, una cultura digitale ancora poco sviluppata e tutte le implicazioni legate all’impegno che occorre mettere in un’attività propria con conseguente problemi a livello di gestione famigliare, sono ancora realtà.

L’ultimo rapporto sulle imprese femminile diffuso da Unioncamere, riferito all’anno 2021, mostra che in Liguria sono quasi 36 mila le imprese in rosa. Rispetto all’anno precedente c’è stata una crescita dello 0,8%, alla pari di quelle maschili.

Ma cosa si intende esattamente per imprenditoria femminile? Possono essere considerate “femminili” tutte le micro, piccole e medie aziende che presentano le seguenti caratteristiche: imprese individuali gestite da donne; società cooperative e società di persone costituite almeno al 60% da donne; società di capitali le cui quote di partecipazione siano in misura non inferiore ai due terzi di donne e i cui organi di amministrazione siano costituiti per almeno i due terzi da donne.

La stragrande maggioranza di imprese femminili liguri (il 77,4%) si occupa di servizi, un dato che mette la Liguria al primo posto in Italia, mentre l’industria rappresenta il 9,1% delle imprese femminili e l’agricoltura l’8,8%. Genova è ancora più alta come percentuale nei servizi: l’82%, che vale il secondo posto in Italia dopo Trieste in rapporto appunto al totale delle imprese femminili.

Una caratteristica che evidenzia la diversità di genere è che rispetto alle imprese maschili, quelle femminili sono ancor di più micro-imprese da 0 a 9 addetti: il 97,4% contro il 95,7% non femminili, addirittura il 63,8% è ditta individuale (contro il 50,1 di imprese non femminili). Marcata anche la differenza sulle società di capitali: solo il 16,4% delle imprese femminili lo è, contro il 23,9% di quelle non femminili).

Il 18,8% delle imprese femminili in Liguria sono artigiane (96), rappresentano il 29,2% sul totale delle imprese non femminili.

Andando a vedere le imprese giovanili (under 35): solo il 9,7% delle imprese femminili lo è, con un peggioramento rispetto al 2020 (-0,8% pari a 28 imprese).

Per quanto riguarda le imprese straniere femminili, la Liguria è tra le regioni più attive: sono il 13,1% del totale delle imprese femminili e il 15% sul totale imprese non femminili. Rispetto al 2020 sono cresciute del 5,9%, più di quelle non femminili (+5,4%).

I dati sulle iscrizioni di imprese femminili degli ultimi anni mostrano però un calo nella nostra regione: erano 2.572 nel 2019, 1.833 nel 2020 e 2.098 nel 2021. La pandemia, secondo gli analisti di Unioncamere, ha frenato la vitalità imprenditoriale delle donne. Addirittura Genova è al 98° posto per incidenza di iscrizioni di imprese femminili sul totale nel 2021 con il 23,6%.

La longevità delle imprese è un altro dato che mostra come per le donne l’avventura imprenditoriale sia un fatto piuttosto recente: solo il 3,4% delle imprese femminili risale a prima del 1979, il 7,6% dal 1980 al 1989, ben il 40% è nata tra il 2010 e il 2019.

C’è da dire, però, che le liguri spesso decidono di spostarsi: la Liguria è al quarto posto per percentuale di donne imprenditrici nate nella regione, ma operanti in altre regioni d’Italia: il 23,6%. La prima regione di destinazione è il Piemonte.

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