Genova. Decine di segnalazioni ogni giorno agli uffici comunali: deiezioni canine lasciate per strada, sparse lungo le creuze o sui prati dei giardini cittadini, ma anche cani non tenuti al guinzaglio e persone che “dimenticano” di bagnare con l’acqua di una bottiglietta la pipì fatta dal proprio quattrozampe, magari contro il muro di un palazzo di pregio.
Non sarà il principale problema di Genova, ma quello delle bad practice da parte dei conduttori di animali è un nodo su cui il Comune, e quindi la polizia locale, hanno deciso di impiegare maggiori energie. D’altronde una città pulita è una città più sicura anche per via della cosiddetta regola delle “finestre rotte”: degrado chiama degrado, i cittadini tendono a non frequentare le zone sporche o non curate e questo porta a un aumento delle criticità su vari fronti. Quindi ecco pronto un proverbiale giro di vite per la prevenzione e il contrasto dei comportamenti sbagliati da parte dei possessori di animali domestici su strade e aree pubbliche.
“Negli ultimi mesi – spiega l’assessore alla polizia locale Sergio Gambino – abbiamo avuto un crescendo di segnalazioni da parte dei cittadini sul mancato rispetto delle regole sulla gestione degli animali da compagnia e pertanto abbiamo ritenuto opportuno intervenire, intensificando i controlli, sanzionando i proprietari”. Peraltro le scarse precipitazioni degli ultimi tempi hanno reso più evidente il problema delle deiezioni: banalmente, se non piove, le cacche dei cani restano dove vengono lasciate anche per giorni.
A oggi la polizia locale fa circa 60 multe al mese, due al giorno, per deiezioni abbandonate e cani senza guinzaglio, ma il numero potrebbe crescere molto presto. Anche perché oltre agli agenti in divisa i cantuné sono pronti a effettuare anche appostamenti in borghese in alcune delle aree più critiche su questo fronte, parchi e giardini innanzitutto.
“D’altronde se una persona vede gli agenti in divisa di certo evita di comportarsi come non dovrebbe. Abbiamo dato mandato alla polizia locale di intensificare i controlli in specifiche aree della città che abbiamo ritenuto, sulla base delle segnalazioni, più esposte al problema – aggiunge Gambino – tenendo conto anche del valore artistico delle zone e della frequentazione da parte della cittadinanza”.
Questo non vuol dire che specifici controlli non saranno fatti in ogni area della città: il problema c’è e non è solo igienico. “Parliamo anche di sicurezza – continua l’assessore – un cane sciolto può costituire un pericolo per sé e per chi gli sta intorno, potrebbe aggredire o essere aggredito da un altro cane, scappare e travolgere bambini o anziani, bisogna pensare anche a questi aspetti”.
“Rispettare le regole non è solo un gesto di civiltà e di attenzione al vivere in comunità, ma anche un gesto di rispetto verso gli animali e dell’ambiente in cui tutti viviamo – aggiunge l’assessore agli Animali Francesca Corso – stiamo studiando metodi e strumenti per poter intervenire puntualmente su chi non rispetta le regole e che danneggia la stragrande maggioranza dei genovesi che invece ha a cuore il rispetto degli animali e della nostra città, dai centri storici dei nostri quartieri alle aree verdi, che devono essere fruite in sicurezza e tranquillità da tutti”.
Ma quali sono i divieti secondo il regolamento comunale? Si passa dal condurre l’animale senza guinzaglio in area pubblica o aperta al pubblico (sanzione amministrativa da 25 a 500 euro); non utilizzare la museruola per i cani di indole mordace e/o nei luoghi ove sia espressamente previsto dalla norma o, anche, su richiesta diretta delle Autorità competenti (sanzione amministrativa da 25 a 500 euro); non raccogliere le loro deiezioni solide (sanzione amministrativa pecuniaria da 50 a 300 euro); non disperdere con acqua le loro deiezioni liquide (sanzione amministrativa pecuniaria da 50 a 300 euro).