La lettera

Consulenze premio Paganini, no comment di Bucci ma per Toti “E’ una tempesta in un bicchier d’acqua”

Il ministero della Cultura ha chiesto alla fondazione Carlo Felice di "rimuovere definitivamente le irregolarità". Ovvero l'incarico affidato a quattro consulenti (vicini al M5s)

statua paganini carlo felice

Genova. Il sindaco di Genova Marco Bucci si trincera dietro un “no comment, next question” mentre il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti difende le scelte fatte dalle istituzioni del territorio: “I contratti di consulenza del Teatro Carlo Felice di Genova mi sembrano particolarmente utili, vista la visibilità, la notorietà e il rilancio che ha avuto il Premio Paganini in questo ultimo periodo”.

Così Toti a margine di un convegno sulla cultura da parte dei due attuali assessori alla Cultura di Comune e Regione commentando la richiesta del ministero di revocare quattro contratti di consulenza a figure vicine a ex ministri M5s stipulati dal teatro genovese. La richiesta, ovviamente, è stata avanzata con una lettera al sovrintendente Claudio Orazi e al presidente della fondazione Carlo Felice, il sindaco Marco Bucci.

Toti continua: “Sarà il Comune a discutere con la direzione generale del ministero, che con noi devo dire è particolarmente collaborativo, ancora poco fa ho sentito il ministro Sangiuliano per molti altri progetti per il territorio, io credo che ci troviamo di fronte a una tempesta in un bicchier d’acqua, che sarà sicuramente chiarita da un punto di vista amministrativo, mentre su quello politico non credo ci sia alcun problema nel rilanciare un premio e a utilizzare le professionalità che servono”.

“Tenuto conto — scrive il direttore del ministero — della procedura di conferimento di detti incarichi non conforme al modello organizzativo di cui l’ente si è dotato, si chiede a codesta fondazione di rimuovere definitivamente le irregolarità rilevate, la revoca degli incarichi e/ o risoluzione dei contratti con avvio contestuale di una rinnovata procedura ad evidenza pubblica, anche avvalendosi dell’assistenza dell’avvocatura distrettuale dello Stato per tenere indenne l’ente da eventuali contenziosi e/o danni”.

“Il ministero sa fare il suo lavoro, noi facciamo il nostro, andremo avanti. Alle lettere si risponde sempre per cortesia”, ha dichiarato Bucci.

A febbraio il ministero aveva già chiesto a Orazi di provvedere quanto prima a risolvere il caso pena il commissariamento del consiglio di indirizzo. “Evidentemente saranno il sovrintendente e il Comune di Genova a discutere con la direzione generale del ministero della Cultura che con noi è particolarmente collaborativo. Ho sentito il ministro Sangiuliano per i progetti che abbiamo in Liguria, penso che sia una tempesta in un bicchiere d’acqua e che verrà chiarita sotto la forma amministrativa. Dal punto di vista politico non vedo francamente nessun problema, anzi, credo che sia coraggioso e utile rilanciare il Premio Paganini e utilizzare le professionalità che servono, visto che parliamo di arte e cultura come motore per il progresso del territorio”.

In ballo ci sono tre contratti da circa 200mila euro complessivi per il biennio 2022-23 stipulati con tre consulenti, Marco Sanzari, Manuela Svampa e Matteo Ventricelli, in passato collaboratori dei ministri M5S Bonisoli e Dadone. I soldi vengono dalle casse dello stesso Premio Paganini, sostenuto direttamente dal Comune di Genova. La quarta consulenza, per 30 mila euro, è quella del baritono Pier Luigi Dilengite. Dilengite è stato consigliere di Alberto Bonisoli, ministro dei Beni e delle attività culturali nel governo Conte 1.

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