Genova. Sono 1.721 gli appartamenti ammobiliati ad uso turistico (AAUT) registrati a Genova, con 7.428 posti letto a disposizione. Mentre sono 474 le strutture ricettive – tra hotel, alberghi, b&b e ostelli – per 10.380 posti letto.
I dati sono stati forniti a Genova24 da Gianluca Faziola, presidente dell’Associazione Albergatori di Genova, preoccupato per l’andamento del mercato ricettivo genovese.
“Il numero degli Aaut presenti in città è schizzato verso l’alto nell’ultimo periodo, e praticamente quadruplicato rispetto a cinque anni fa. Molti sono in regola, ma tantissimi altri no – continua Faziola – C’è chi riesce a raggirare norme e obblighi previsti contribuendo così ad accrescere a un abusivismo dilagante. Per questo, credo, ci debbano essere più controlli“.
Come riportato sul portale di Regione Liguria, gli Aaut sono soggetti a diversi obblighi per essere in linea con le norme previste. Il locatore deve, per esempio, comunicare tramite Webform alla Regione i dati dell’Aaut così che venga regolarmente registrato nel database e rilasciato il codice Citra. Il rilascio avviene con la pubblicazione dello stesso nel modello CoAaut, che è possibile visualizzare e scaricare dalla sezione Anagrafica di Ross1000. Inoltre se l’Aaut si trova in un comune in cui è stata istituita l’imposta di soggiorno si deve contattare l’ufficio comunale competente.
Gli appartamenti ad uso turistico, nella maggior parte dei casi, vengono sponsorizzati online tramite piattaforme come AirBnb o Booking.com, come aveva spiegato a Genova24 anche Andrea Pugliese, agente immobiliare con ufficio in salita Pollaiuoli, nell’ambito della difficoltà o impossibilità ormai di trovare in centro a Genova un affitto tradizionale o contratto prima casa perché i proprietari hanno scelto in massa di puntare sulle case vacanza, affittando a notte o a settimana, con guadagni 4 volte maggiori.
Tra due settimane, domenica 9 aprile, è Pasqua. Genova e la Liguria si stanno preparando ad accogliere turisti, italiani e stranieri, che sceglierenno di trascorrere le vacanze sul territorio. Gli alberghi, in particolare, sono alle prese con le prime prenotazioni che arrivano, di giorno in giorno, a buon ritmo e tal contesto il conflitto strutture ricettive/case vacanza si fa sentire ancora più forte.
“È un peccato per la città – continua Faziola – che il turismo oggi non si più in mano ad aziende del territorio. Le strutture ricettive cittadine danno lavoro a personale e famiglie, sono un punto di riferimento e presidio importante. Al momento queste strutture riescono a reggere il passo alle case vacanza, ma se l’abusivismo continua a crescere, allora cominciano i problemi”.