Rivoluzione?

Assi di forza in Valbisagno, ambulanti in allarme per il mercato di via Emilia. Bordilli: “Non sarà toccato”

Affondo del consigliere dem Zattini: "Solito progetto calato dall'alto, nessuno ha parlato prima con i lavoratori: il commercio di vicinato è a rischio desertificazione"

mercato via emilia

Genova. L’arrivo degli assi di forza in Valbisagno sarà una rivoluzione per il traffico e modificherà l’assetto viario di tutti i quartieri attraversati dalla direttrice del trasporto pubblico Brignole – Prato. Ma non solo: a cambiare potrebbe essere anche il tessuto commerciale della vallata, visto che il progetto introdurrà nuovi sensi unici, una zona a traffico limitato e, soprattutto, ridisegnerà profondamente tutto l’assetto della sosta sulle strade attraversate dalle nuove linee di Amt.

Una delle vie che maggiormente sarà rivoluzionata è via Emilia, attualmente regolata con il senso unico di marcia in direzione di Prato, ma che secondo il progetto elaborato dal Comune di Genova diventerà a doppio senso di marcia per permettere l’introduzione di corsie riservate ai mezzi pubblici in via Piacenza. Un cambio che con sé porterà la rimodulazione degli stalli di sosta, con probabili ampie sforbiciate sui parcheggi.

Per questo motivo gli ambulanti che ogni giovedì mattina danno vita la mercato rionale di via Emilia sono in allarme: “Ad oggi nessuno ci ha detto nulla sul nostro destino – spiega a Genova24 una ambulante – dalle carte del progetto risulta evidente che la zona dove noi oggi apriamo i banchi sarà completamente stravolta, con la riduzione dell’area di sosta per far spazio alla corsia a scendere verso il centro. Temiamo di essere stati dimenticati o cancellati”.

A rincarare la dose Roberto Zattini, consigliere dem del Municipio IV Media Valbisagno e a sua volta ambulante: “Nessuno ha interloquito con la categoria prima di fare questo progetto, che ci è stato calato dall’alto come al solito – attacca – quando Campora e i tecnici del comune hanno presentato le carte in commissione sembrava che non si sapesse neanche dell’esistenza di questo mercato, visto che non è mai stato citato”. Ma non solo: “Temiamo che procedendo in questo modo saranno tantissimi i danni che questo asse di forza porterà al tessuto commerciale di questa vallata, orami destinata a diventare un dormitorio. Tutto è pensato per favorire la grande distribuzione mentre i negozio di vicinato subiranno l’ennesima mazzata dopo il covid e la crisi del caro energia”.

A gettare acqua sul fuoco però l’assessore al Commercio Paola Bordilli che, raggiunta telefonicamente da Genova24, rassicura gli ambulanti: “Il mercato di via Emilia non sarà toccato – ha dichiarato – l’assessore Campora sta lavorando a migliorie del progetto e posso tranquillamente assicurare che questo mercato non verrà spostato o cancellato“.

A preoccupare i residenti è poi il destino del mercato rionale di via Tortosa: sono 35 i banchi che dovranno sloggiare da piazza Galileo Ferraris e dalla parte terminale di corso Sardegna, dove bisognerà fare spazio al capolinea dei bus da 18 metri in servizio sull’asse centrale (che arriverà fino a Campi) e alle linee collinari di Marassi e Quezzi che si attesteranno tutte nel nuovo hub di interscambio. “Non ci sarà alcun trasferimento del mercato – ha spiegato il responsabile di progetto Albero Bitossi -. I banchi potrebbero essere ricollocati in via Monticelli o via del Piano. Ci stiamo lavorando con la direzione Commercio”.

leggi anche
bus amt via emilia
Stravolto
Assi di forza, rivoluzione traffico in Valbisagno: Ztl, nuovi sensi unici e parcheggi cancellati
corso sardegna
Revisione
Corso Sardegna, ecco come cambia il progetto: “70 alberi in più e solo 20 parcheggi in meno”
assemblea val bisagno
Incontro
Servitù, assi di forza e cantieri: la Valbisagno prepara le barricate. Uremassi: “Ztl a San Gottardo non si farà”

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.