Genova. “Occorre che la nostra regione cominci a dotarsi di un sistema di nuovi invasi idrici artificiali per contrastare le gravi conseguenze derivanti dalla siccità, che negli ultimi tempi ha colpito il territorio”. Lo ha dichiarato il vice capogruppo regionale Sandro Garibaldi (Lega) a proposito dell’allarme siccità in Liguria.
La Lega ha presentato un’interrogazione per intraprendere ogni iniziativa necessaria in tal senso. “Nel 2022 in Liguria, insieme all’innalzamento delle temperature, si è registrata un’eccezionale scarsità di precipitazioni piovose, con una condizione di severità idrica elevata – ricorda Garibaldi -. Purtroppo le prime e immediate misure di mitigazione del rischio non hanno contenuto, in maniera efficace, gli effetti della crisi idrica”.
“Visto e considerato che, allo stato attuale, non sono prevedibili significative modificazioni del quadro meteo-climatico per la prossima estate e che il perdurare dell’emergenza siccità può determinare gravi ripercussioni sulla vita sociale, sanitaria, economica e produttiva della Liguria, occorre attivarsi senza ritardo per la realizzazione di nuovi bacini idrici, anche di piccole o medie dimensioni – sostiene il consigliere leghista -. Tenuto conto che il Pnrr prevede investimenti pure per la tutela del territorio e dell’acqua, con importanti interventi sul sistema idrico”.
Proprio in Consiglio regionale, la settimana scorsa, l’assessore Giacomo Giampedrone ha riferito che il lago del Brugneto alle spalle di Genova è ai livelli dell’estate 2022. Genova24 sta seguendo da mesi il tema: a luglio scorso le misurazioni che avevamo avuto modo di verificare attraverso Iren vedevano il maggior invaso con 16 milioni di metri cubi d’acqua, rispetto alla capienza complessiva di 25 milioni. E già all’epoca si considerava questo livello ‘in anticipo’ rispetto ad agosto.