Genova. Da ponente a levante passando per le vallate, non bastano le dita di due mani per contare i capilinea e le fermate dei mezzi di trasporto pubblico Amt dove gli autisti non si sentono al sicuro. Una mappa capillare, con tanto di immagini corredate di spiegazioni, quella che il sindacato Orsa ha consegnato nelle mani del Comune di Genova e della società di trasporto pubblico.
L’esigenza di redigere un dossier è nata dopo un incontro avvenuto il 13 marzo scorso tra esponenti del sindacato autonomo Orsa, l’assessore comunale ai Trasporti Matteo Campora, l’assessore alla Sciurezza Sergio Gambino e il comandante della polizia locale Gianluca Giurato e i vertici di Amt, la presidente Ilaria Gavuglio e il direttore generale Stefano Pesci.
Il tema è all’attenzione di tutte le sigle sindacali ma Orsa ha voluto rendere pubblico il documento consegnato all’amministrazione. “Sono sempre più frequenti gli episodi di violenza, rapine e scontri nei pressi delle fermate degli autobus o all’interno dei mezzi, l’utilizzo dei sistemi di videosorveglianza e di telecamere in più di un’occasione ha permesso alle forze dell’ordine di arrestare i colpevoli dei reati”.
Orsa Tpl Genova ha voluto proprio rilevare le le aree scoperte da videosorveglianza o che richiedono maggiore controllo.
La mappa. I punti sotto la lente d’ingrandimento nel sopralluogo sono nelle aree di Ponente, Valpolcevera, Val Bisagno e Levante della città. A ponente Largo Carlo Dall’Orto (capolinea 1 e N2), la Stazione FS di Genova Voltri (capolinea 193, 697, 699 e Extraurbano, la Stazione FS Genova Pra’ (capolinea 94 e 188), a Sestri Ponente il capolinea 53 e 653, a Sampierdarena i capilinea di Largo Juerse e via Avio per il ponente cittadino.
In Valpolcevera i capilinea di Pontedecimo, Bolzaneto e Rivarolo mentre in centro Piazza Acquaverde, Piazza Caricamento, Via Turati , Viale Caviglia, Via Mosso e San Martino.
In Val Bisagno il capilinea di Prato, Molassana e il DrinBus serale, Piazzale Resasco, Via delle Ginestre, Via Camaldoli/Don Orione a San Fruttuoso, Piazza Santa Maria di Quezzi.
A Levante i capilinea di San Desiderio, Bavari, Borgoratti, Via V Maggio, Via Gianelli, Quinto al mare e, Nervi.
Per Orsa “la sicurezza è una priorità, a tutela dei colleghi e dei cittadini – si legge in una nota – la presenza di telecamere per videosorveglianza sui capolinea, soprattutto per le linee serali e interessate al Progetto Quattro Assi, sono una soluzione sempre più diffusa per prevenire incidenti, atti di vandalismo e comportamenti scorretti”.
La segreteria Orsa Tpl Genova aggiunge: “L’installazione di questo sistema di videosorveglianza ha dimostrato, a bordo dei mezzi, di avere un effetto deterrente sulla criminalità e nel contempo impedire atti di vandalismo sui mezzi pubblici, come il danneggiamento dei sedili o la scrittura di graffiti sui finestrini, e può essere utilizzato per identificare eventuali responsabili di comportamenti criminosi, come l’aggressione al personale o all’utenza”.