Sampierdarena

Zapata, parte la mobilitazione: un’assemblea pubblica, corteo e concerti gratuiti contro lo sgombero

Incontro con la cittadinanza il 6 febbraio al teatro Modena, sabato 11 i centri sociali scendono in piazza

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Genova. Con lo slogan “Giù le mani dagli spazi sociali” lo Zapata inizia a mettere in pratica quando preannunciato nel giorni scorsi ovvero quella mobilitazione “senza precedenti” per tentare di impedire al Comune di far “sloggiare” il centro sociale dalla sua sede storica all’interno dei Magazzini del Sale, a Sampierdarena.

Contro quello che sembra un sempre più inevitabile sgombero – anche se l’amministrazione civica ha assicurato di voler tentare la strada del dialogo – lo Zapata ha deciso di organizzare un’assemblea pubblica che si terrà lunedì 6 febbraio alle 19 al teatro Modena mentre sabato 11 febbraio ci sarà un corteo al quale sono chiamati, “cittadini, associazioni, comitati, che ancora ritengono il Csoa Zapata e la sua esperienza e funzione sociale necessari”, si legge nella “call in action” del centro sociale.

Ma le iniziative saranno declinate anche attraverso l’organizzazione di eventi, concerti, spettacoli, serate di cinema. Da questo punto di vista è significativa la volontà di due realtà artistiche come Genova Hip Hop e Liguria Transaltlantica che venerdì 10 febbraio cureranno una serata con ingresso gratuito proprio allo Zapata. D’altronde sia i nomi del rap che oggi sono esplosi anche a livello nazionale (Tedua, Izi, Bresh, Olly per citarne solo alcuni) sia quelli dell’elettronica e del funky, sono partiti da Genova e dal palco dello Zapata.

Il Comune intende liberarsi di una consolidata realtà con più di trent’anni di attività, un luogo libero e privo di scopi di lucro che permette dinamiche aggregative e sociali irripetibili in altri contesti, accusandolo di un’imprecisata morosità e definendolo non in linea con le esigenze della città – spiegano dallo Zapata – costruiamo insieme una cittadinanza attiva tramite la partecipazione concreta per il quartiere e per la città che vogliamo, per non essere soggetti passivi e rassegnati di progetti che non ci tengono in considerazione”.

Nei giorni scorsi i responsabili del centro sociale di via Sampierdarena hanno annunciato sui social di avere ricevuto dal Comune l’invito a lasciare gli spazi dei Magazzini del Sale entro un mese. Tursi non ha mai confermato la lettera di sgombero ma semmai di un’ingiunzione di pagamento di canoni arretrati per oltre 120mila euro. Lo Zapata sta vagliando, da questo punto di vista, la possibilità di un ricorso.

L’altro problema è che, nei piani dell’amministrazione comunale per la riqualificazione di via Sampierdarena, con fondi Pnrr e quindi con tempi molto stretti, lo Zapata non rientra. Il concetto è stato ribadito anche di recente durante un consiglio comunale. Nei magazzini del Sale, invece, è previsto lo sbarco dell’Accademia Ligustica delle belle arti.

Nei giorni scorsi dallo Zapata è stata chiesta la disponibilità di un incontro al sindaco Marco Bucci. La conferma dell’incontro è arrivata dal vicesindaco Pietro Piciocchi ma, stando alle ultime informazioni, sarebbe fissato al 20 febbraio. Da capire se le necessità di agenda potranno variare visto quello che potrebbe essere un imminente cambio di passo nella mobilitazione contro lo sgombero.

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