Genova. Si è svolto questa mattina a palazzo Tursi il primo incontro tra lo Zapata e il sindaco Bucci. Oltre ad alcune attiviste erano presenti l’avvocata del centro sociale Micaela Rossi, il vicesindaco Pietro Piciocchi e l’assessore al porto Francesco Maresca. A poco più di una settimana dal corteo che ha portato nelle strade di Genova oltre 1000 persone per dire no al possibile sgombero dai Magazzini del Sale si è ufficialmente aperto il dialogo tra l’amministrazione e i referenti dello spazio occupato.
Quelle filtrate al termine dell’incontro sono ipotesi di sostanziale apertura nei confronti dello Zapata, nei limiti dell’operatività concessa a una pubblica amministrazione. Il Comune avrebbe confermato agli attivisti che i cantieri dei progetti Pnrr dovranno partire e in fretta – per non perdere circa 4 milioni di fondi – ma ha anche prospettato la possibilità di un ritorno nell’edificio di via Sampierdarena magari in condivisione con l’Accademia ligustica delle belle arti, a cui quegli spazi sono destinati.
Il nodo resta quello dei prossimi mesi, quelli in cui – per forza di cose – lo Zapata non potrà restare nella struttura. E allora un’idea potrebbe essere quella di trasferirlo temporaneamente in un altro palazzo storico di Sampierdarena interessato da ristrutturazione, quello della Fortezza, che pure dovrebbe in futuro ospitare attività dell’Accademia. Tra queste due “location” e questi due soggetti, fino a oggi non in contrasto tra loro, si potrebbe trovare la quadra.
Il sindaco Bucci si limita ad auspicare una soluzione “win win” e afferma che “l’aspetto positivo di questa vicenda è che ci siano tante diverse realtà culturali interessate a fare attività a Sampierdarena, questo è proprio quello che vogliamo per un quartiere sul quale investiremo 130 milioni nei prossimi anni”.
Al termine dell’incontro Marco Bucci ha però fatto una premessa: “Per poter proseguire con il dialogo è necessario che lo Zapata si costituisca in associazione, assuma una personalità giuridica, altrimenti noi non potremo considerarlo un interlocutore e fare altre proposte”.
Non sono mancate anche altre ipotesi di trasferimento, secondo i rumors, come i forti alle spalle di Sampierdarena (Forte Begato, Forte Crocetta), come il riutilizzo di alcuni capannoni abbandonati in lungomare Canepa o come la ex Manifattura Tabacchi in via Degola.
Dallo Zapata, per ora, un no comment sull’incontro. L’avvocata Rossi ha parlato dell’avvio di un “dialogo costruttivo”. Meno diplomatiche le attiviste che, nelle prossime ore, sottoporranno le varie questioni al collettivo del centro sociale.