Genova. “Le notizie odierne sul Superbonus 110% mettono il dito nelle contraddizioni di questo Governo. Da un lato, meloniani e leghisti sbandierano l’autonomia regionale; dall’altra, mettono un dito nell’occhio alle stesse Regioni, con l’aggravante di delegittimare proprio quegli Enti amministrati dalla loro compagine politica. Parliamo di Sardegna, Piemonte, Abruzzo, provincia di Treviso, per citare le prime Regioni ad attivarsi per acquistare i crediti fiscali incagliati e dare risposte a chi rischia il fallimento per colpa dello stesso Stato che li ha traditi. In estrema sintesi: le Regioni vogliono acquistare i crediti, ma il ministero dell’Economia ha già detto che interromperà la corsa delle singole Regioni con una norma del decreto-legge Pnrr in corso di attuazione. Se non fosse tragico, ci sarebbe da ridere. E a rimetterci saranno, come sempre quando governa la destra che vive di slogan, i cittadini. Altro che non disturbare chi vuole fare“.
Così, il capogruppo regionale del M5s Fabio Tosi, primo firmatario di una proposta di legge depositata la settimana scorsa: la norma aprirebbe all’acquisto dei crediti fiscali da parte di Regione, che potrebbe utilizzarli per compensare gli oneri fiscali nei confronti dello Stato. “Stiamo ragionando – ricorda il capogruppo – per il 2023, 2024 e 2025, di 90 milioni di euro a valere sui fondi regionali o derivanti dalla programmazione comunitaria 2021-2027”.
“Invitiamo il presidente di Regione Toti, che nei giorni scorsi aveva dichiarato di essere già al lavoro per acquistare direttamente i crediti d’imposta incagliati per sbloccare gli interventi di efficientamento energetico legati al Superbonus 110% e per fare uscire l’edilizia dall’impasse, a far sentire la propria voce presso il Governo e il ministero dell’economia. O si è davvero autonomi, o si è proni ai diktat della politica centrale che decide senza ascoltare. Da qualche parte, avevamo letto che l’autonomia differenziata darebbe la concreta possibilità a tutte le Regioni di esprimere le loro potenzialità e crescere ad una velocità più elevata. Lo dicono così per dire, o ci credono davvero?”,