Liguria. L’accantonamento del superbonus, o il suo drastico ridimensionamento, potrebbe avere effetti drammatici per l’edilizia ligure. Secondo l’analisi della Filca Cisl Liguria, sull’elaborazione dei dati delle Casse Edili delle province, nella nostra regione sarebbero a rischio oltre 5500 posti di lavoro, 800 imprese, quasi 8 milioni di ore lavorate e 82 milioni di euro di massa salari.
“Da quando, nel 2020, è stato attivato il superbonus la crescita del settore anche nella nostra regione è stata evidente – spiega Andrea Tafaria, segretario generale della Filca Cisl Liguria – a tal punto da essere tornati ai livelli del 2008-09, prima della crisi economica globale”.
“Adesso ci troviamo a fronteggiare una situazione dai contorni assolutamente preoccupanti. L’insistenza con la quale si mette quotidianamente in forse la sopravvivenza dell’incentivo è motivo di grandissima preoccupazione”, continua il sindacalista.

“Adesso auspichiamo che ci possano essere notizie positive per i lavoratori per evitare che la perdurante fase di incertezza induca proprietari e aziende edili a scelte potenzialmente drammatiche. Si tratta, solo nella nostra regione, di oltre 5.500 edili a rischio: sarà fondamentale, in caso di mancate risposte, agire per garantire a questi lavoratori una possibile ricollocazione non solo nelle grandi infrastrutture che stanno partendo in Liguria ma anche nell’edilizia sanitaria, scolastica e in tutte quelle opere di rigenerazione urbana che sono in procinto di essere avviate senza dimenticare gli interventi nel PNRR”, conclude.
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