Genova. “Il via libera dell’Europarlamento allo stop delle auto diesel e benzina dal 2035 è uno schiaffo a migliaia di aziende e milioni di lavoratori italiani coinvolti nella filiera dell’auto, oltreché un un regalo enorme alla Cina che continua ad inquinare e ha quasi il monopolio del settore, con quasi l’80% delle materie prime legate alle batterie elettriche”.
Lo dice l’assessore regionale allo Sviluppo economico Andrea Benveduti.
“Senza contare l’indotto, in Liguria sono 64 le aziende attive nel settore dell’automotive con 1314 addetti – aggiunge l’assessore Benveduti, citando i dati a chiusura del 2022 di Infocamere – È pura illusione poter pensare di sostituire tutte le 40 milioni di automobili circolanti in Italia con le sole auto elettriche. Occorrerebbe diversificare le fonti, investendo in ricerca e in soluzioni tecnologiche plurime ed alternative che ci consentano di sviluppare un diverso concetto di mobilità, anche tramite la riconversione della filiera automobilistica secondo il principio della neutralità tecnologica e del ciclo di vita delle stesse (Life Cycle Assessment)”.
“Imporre solo auto elettriche comporta anche problemi di rifornimento delle materie prime che servono per produrre una batteria e per le quali siamo completamente dipendenti dall’estero. Basta demagogia sulla pelle di imprese e famiglie”, conclude Benveduti.
Sul tema è intervenuto ieri il presidente della Regione Giovanni Toti, definendo quella del Parlamento europeo “una decisione folle per tempistica e per mancanza di neutralità tecnologica”. In un’intervista a Genova24 l’esperto di economia dei trasporti e consulente del Comune di Genova Enrico Musso, pur criticando il provvedimento, sostiene che c’è tutto il tempo per adeguarsi.