Genova. Il Covid e la conseguente riduzione del giro d’affari, le mutate abitudini dei clienti, la crisi energetica innescata dalla guerra e le bollette sempre più difficili da pagare, un ricorso al credito sempre più eccessivo. Il sovraindebitamento è una circostanza sempre più frequente, spesso senza colpe particolari o addirittura senza colpa alcuna da parte dei suoi protagonisti.
E per capire meglio questa situazione, letta correttamente con le parole della legge, vale la pena di partire da uno degli esempi pratici che verranno portati al convegno, aperto a tutti e gratuito, in programma nel pomeriggio del 22 febbraio dalle 14 alle 18 nel Salone di rappresentanza di Palazzo Tursi, dedicato proprio al sovraindebitamento e agli strumenti offerti dalla legge per superarlo.
Si prenda quindi il caso di un libero professionista – ma anche di qualsiasi cittadino – soggetto alla procedura di liquidazione controllata con l’obiettivo di esdebitazione totale dopo tre anni dall’apertura della liquidazione controllata, nonostante la maggior parte dei debiti non verrà neppure in parte soddisfatta. Eppure, non è una situazione insuperabile.
Ovviamente, per arrivare al risultato, c’è una condizione irrinunciabile: il cittadino non deve aver determinato la situazione di sovraindebitamento con colpa grave, malafede o frode.
Insomma, nel convegno si spiegherà come fare tornare i conti – con gli strumenti della legge, ovviamente – anche se attività e passività hanno cifre lontanissime fra loro.
A guidare il percorso attraverso i vari interventi del convegno promosso da Confprofessioni Liguria, presieduta da Roberto De Lorenzis, sarà Dante Benzi, commercialista genovese che è stato referente dell’organismo di composizione della crisi (OCC) e spiega: “Le procedure di sovraindebitamento, finalizzate all’esdebitazione del debitore, dopo il recepimento da parte del Codice della crisi e dell’insolvenza delle indicazioni della direttiva europea Insolvency n°1023 del 2019, sono diventate più favorevoli e rappresentano un’opportunità nuova, che deve essere ben approfondita da chi si trova gravato da un ammontare di debiti divenuti ormai insostenibili.
I destinatari di queste norme di favore non sono solamente il consumatore e l’imprenditore sottosoglia, ma anche i professionisti, a qualsiasi categoria questi appartengano. Sono proprio i professionisti che, quando sovraindebitati, esprimono le situazioni più gravi e complesse, con esposizioni molto elevate, soprattutto di natura fiscale (Irpef, Iva) e previdenziali (Casse di previdenza)”. E ovviamente il discorso vale per tutti i cittadini.
Confprofessioni Liguria in questa occasione si mette a disposizione dell’Ente pubblico – in particolare del Comune di Genova e degli altri principali Comuni della Regione Liguria – per la creazione di sportelli dedicati ai quali potranno rivolgersi consumatori ed imprenditori sottosoglia per avere informazioni sul funzionamento delle procedure di sovraindebitamento e sulla loro applicazione pratica nei casi concreti, al fine di essere indirizzati, qualora se ne rilevasse l’utilità, agli Organismi di Composizione della Crisi per l’apertura del necessario procedimento.
Il panel dei relatori è di assoluta eccellenza, da Roberto Braccialini, presidente della VII sezione del Tribunale di Genova, che affronterà la procedura di liquidazione controllata ad Andrea Balba, giudice della stessa sezione del Tribunale genovese, che si occuperà delle procedure di ristrutturazione dei debiti del consumatore e del concordato minore.
Il notaio Armando Salati illustrerà dati statistici sulle procedure di sovraindebitamento aperte in Liguria, Giancarlo Strada, attuale referente dell’OCC dei Dottori Commercialisti di Genova, ne illustrerà il funzionamento, mentre i commercialisti Federico Hardonk e Fabio Serpero esporranno i casi pratici e l’accesso alle procedure di sovraindebitamento.