Genova. In arrivo 64 assunzioni per far fronte alla carenza di personale negli ospedali genovesi. È quanto emerge dalle risposte che l’assessore alla Sanità Angelo Gratarola ha fornito oggi rispondendo alle interrogazioni di Pd e Linea Condivisa in Consiglio regionale.
Si tratterà in particolare di due bandi: uno sarà pubblicato dall’ospedale San Martino per assumere 32 persone da impiegare nel centro nascite e per il progetto Ostetricia: ritorno al futuro che prevede anche un rafforzamento della chirurgia ostetrica e l’apertura di un nuovo reparto di patologia ostetrica. “L’ospedale dichiara una carenza d’organico di quattro unità nel centro nascite e prevede un nuovo progetto da realizzare nel 2023”, conferma Gratarola.
Altre 32 assunzioni, ma a tempo determinato, sono in programma all’istituto Gaslini e si tratterà di infermieri pediatrici. “La vecchia graduatoria è di fatto esaurita. – ha spiegato Gratarola – L’istituto Gaslini è autorizzato a procedere in autonomia e sta predisponendo il bando pubblico per le assunzioni a tempo determinato in attesa di fare il concorso a tempo indeterminato”.
“Non è assolutamente accettabile una carenza organica di personale del 30% quando la soglia massima tollerata è del 5% – ha accusato Gianni Pastorino di Linea Condivisa presentando l’interrogazione sul San Martino -. Questa situazione non è un improvviso fulmine a ciel sereno ma è il risultato di mancate azioni non poste in essere a lungo e dunque si protrae da troppo tempo, determinando un incremento notevole del carico distress lavoro correlato che influisce negativamente sulla salute delle lavoratrici e mette ovviamente anche a rischio l’assistenza erogata alle ricoverate”.
Pippo Rossetti (Pd), a proposito del Gaslini, ha ricordato che nel 2020 l’istituto aveva bandito un concorso per assumere 52 infermieri pediatrici, con una graduatoria di 208 candidati già terminata. “Meglio tardi che mai – commenta il consigliere –. La decisione di indire un bando per colmare le carenze di organico e assumere 32 nuovi infermieri al Gaslini è una buona notizia, ma i concorsi dovrebbero arrivare prima che l’organico sia in sofferenza. Si sa infatti che spesso le assunzioni dopo i concorsi sono rallentate da blocchi e ricorsi. Ci auguriamo quindi per le prossime volte che determinate scelte vengano fatte per tempo in modo che nel momento del bisogno ci siano già le risposte adeguate. Se invece i concorsi si avviano quando ormai la carenza è conclamata si rischia di far lavorare il personale sanitario in sofferenza. Situazione che con un po’ di buon senso è possibile evitare”.