Manita blucerchiata

Sampdoria Primavera, pokerissimo al Verona (5-1)  

 Goleada dei ragazzi di Tufano all'Hellas

Sampdoria Vs Milan Primavera

Verona. Una Sampdoria tanto concreta, quanto cinica, ha sbaragliato l’Hellas, dell’ex blucerchiato Sammarco, mettendo in rotta le forze scaligere ed infilando così la quarta vittoria consecutiva (15 punti nelle ultime 6 partite).

Una vittoria netta, quella nella prima giornata di ritorno del Campionato Primavera 1, in una partita diversa, rispetto al match dell’agosto scorso, quando i veronesi avevano impattato il risultato (0-0, rigore fallito da Paoletti) sul ‘Tre Campanili” di Bogliasco…

Eppure, era uno scontro diretto, quello disputato nell’Antistadio Guido Tavellin e diretto dall’arbitro Mucera di Palermo, assistito dai collaboratori Vettorel di Latina e Tempestilli di Roma 2, in cui entrambe le squadre avevano l’imperativo di tirarsi fuori dalle sabbie mobili della bassa classifica, cosa riuscita ai ragazzi di Tufano, con un netto punteggio di 5-1, come evidenziato nel ‘tabellino’ di seguito riportato:

Marcatori: Montevago (al 2°), Aquino (rig. al 31°) , Malagrida (al 43°),  Uberti (al  47°), Caia (al 58°), Leonardi (al 91°)

Verona (3-5-2): Boseggia; Matyjewicz, Ebengue (76° Nwanege), El Wafi; Alphadjo Cissè, D’Agostino (59° Verzini), Schirone, Rihai (46° Patanè), Bernardi (76° Balde); Patricio (59° Cazzadori), Caia.

In panchina: Marchetti, Toniolo, Signorini, De Franceschi, Zorom, Nitri, Furini. .

Sampdoria (3-4-1-2): Tantalocchi; Villa (93° Peretti), Aquino, Miettinen; Porcu, Uberti, Cecchini (93° Straccio), Di Mario; Malagrida (83° Savio); Montevago (46°Leonardi), Ivanović (83° Chilafi).

In panchina: Zorzi, Gentile, Pellizzaro, Pozzato, Ntanda, Tozaj.

Catechizzati da Tufano, circa l’importanza dei punti odierni, i blucerchiati sono partiti in quarta e dopo uno scambio con Cecchini Muller (pallino del gioco in mano al brasiliano ed a Uberti), l’ex Entella Di Mario si è involato sulla fascia mancina ed ha scodellato un traversone in area, ‘spizzicato’ di testa dal marocchino El Wafi e finito sul destro di Montevago, il cui collo pieno ha sbloccato il risultato (1-0 per la Samp), dando sicurezza ai suoi compagni, in particolare a Malagrida, che all’8° ha provato a fare il Del Piero, ma il portiere veronese è riuscito a smanacciare in corner.

Il numero dieci della Primavera, si è gasato ancor più una decina di minuti dopo, provando una spettacolare semirovesciata, finita tuttavia fra le braccia di Boseggia.

Nel frattempo, però, un brivido aveva percorso la schiena di  Felice Tufano e del suo vice Alessandro Maroni, perché, al 9°, il neo acquisto veronese, dal Servette, Dias Patricio, aveva trovato, di testa, il goal del pareggio, annullato per offside.

Ma del resto, anche la Samp non era stata a guardare, cercando la via della rete, prima con Di Mario e poi con un Montevago, che ha provato a vestire i panni di Quagliarella, cercando il goal da metà campo.  E qui, va riconosciuto che se, in prima squadra, il ragazzo di Palermo ha trovato ‘pane duro’, qui nella Primavera, è in grado di fare la differenza, come è successo al 30°, quando ha costretto il francese Renson Embegue al fallo, su di lui, in area… Rigore freddamente realizzato da capitan Aquino (una sicurezza in difesa, come il finnico Miettinen).

Più tecnico di Montevago, ma con fisico altrettanto importante, anche Ivanović ha messo in luce buone giocate e difesa della palla, per far salire i compagni, senza disdegnare di andare al tiro, come ad esempio al 38°, quando ha impegnato severamente Boseggia.

L’auspicio è che Stanković voglia presto fargli assaggiare l’aria della prima squadra, senza timore di essere tacciato di favoritismi, verso il connazionale serbo, perché il ragazzo ha i numeri.

Numeri che ha senza ombra di dubbio Malagrida, che al 43°, sfruttando una palla – proveniente da rimessa laterale – addomesticata, in area, proprio da Ivanović, ha scaraventato in rete la palla del 3-0, con una rapida giravolta di alta classe.

 Nell’inervallo, col risultato in cassaforte, Tufano ha giustamente lasciato negli spogliatoi Montevago (al 23°, scivolando, aveva rischiato problemi muscolari), dando spazio al talento di Leonardi, una punta che ricorda Alviero Chiorri, sia nella classe, che nell’eccessiva ricerca del numero, spesso fine a sé stesso. Sarà una bella scommessa, per mister Tufano, riuscire a tirare fuori il massimo da questo giocatore.

Chi non perde tempo, col pallone, è Uberti, che ha calato il poker al 47°, con una bomba dal limite che ha annichilito gli scaligeri, che ci hanno messo quasi un quarto d’ora a riprendersi ed a segnare il goal della bandiera al 58°, col loro miglior giocatore (insieme al giovanissimo italo guineano Alphadjo Cissè), il centravanti Caia, cresciuto nel Livorno.

Che Ivanović abbia i numeri giusti, si è visto anche al 70°, quando ha addomesticato, con tecnica perfetta, la palla col petto, ma poi l’ansia di segnare lo ha fatto concludere frettolosamente e senza precisione.

Sul finire, dopo il 90°, è finalmente salito in cattedra l’atteso Leonardi (che comunque era entrato deteminato e voglioso di mettersi in mostra) e pazienza se, invero, ha dapprima sprecato un perfetto assist di Uberti, sparando alle stelle, visto che – subito dopo – ha saputo involarsi (grazie ad un clamoroso buco scaligero a metà campo) tutto solo verso Boseggia, saltarlo lateralmente e poi trovare la rete della ‘manita’, nonostante il dribbling lo avesse portato alquanto lateralmente…  

E’ finita 5-1, con Tufano pronto a ricordare a tutti che l’appuntamento di mercoledì 15 p.v., ancora fuori casa contro il Milan, non sarà una sfida facile, essendo i rossoneri invischiati in zona play out.

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